I legislatori del Massachusetts stanno prendendo in considerazione l’ipotesi di un divieto quasi totale sull’acquisto e la vendita di dati di localizzazione tratti dai dispositivi mobili dei consumatori. Il mercato dei dati di geolocalizzazione negli Stati Uniti vale miliardi di dollari, il Massachusetts è il primo Stato a proporne il divieto, nell’ottima di difendere la privacy dei consumatori.
I dati di geolocalizzazione vengono acquistati dalle aziende per una pluralità di scopi. Ad esempio, un’azienda potrebbe acquistare la lista di tutte le persone che erano fisicamente presenti in una data arena, proprio nell’ora in cui si teneva un concerto rock, in modo da poter mostrare loro la pubblicità di eventi simili avendo la certezza che molti di loro potrebbero essere plausibilmente interessati. Altrettanto spesso vengono acquistati i dati degli avventori che hanno visitato uno specifico negozio o ristorante, per il medesimo scopo.
Secondo un rapporto, lo scorso mese l’assemblea legislativa ha tenuto un’audizione su un disegno di legge chiamato Location Shield Act, una proposta ampia che ridurrebbe drasticamente la pratica di raccogliere e vendere dati di localizzazione ottenuti dai telefoni cellulari nel Massachusetts. La proposta prevedrebbe anche l’obbligo per le forze dell’ordine di ottenere l’autorizzazione di un tribunale prima di poter chiedere alle compagnie di telefonia di fornire informazioni sulla posizione di un indagato.
I dati di localizzazione vengono generalmente raccolti attraverso app mobili e altri servizi digitali e non includono informazioni come il nome o il numero di telefono. Tuttavia, spesso i modelli di movimento di un dispositivo sono sufficienti per dedurre l’identità del proprietario. Ad esempio, il luogo in cui un telefono trascorre le serate e le ore notturne è solitamente l’indirizzo di casa del proprietario e può essere incrociato con altri database per ottenere ulteriori informazioni. La proposta del Massachusetts fa parte di una serie di iniziative a livello statale volte a proteggere meglio la privacy digitale dei residenti in assenza di una legge nazionale completa paragonabile al GDPR europeo.