Il 3 luglio segna un triste primato come il giorno più caldo mai registrato a livello globale. Secondo i dati dei Centri nazionali statunitensi per la previsione ambientale, la temperatura media globale ha raggiunto i 17,01 gradi Celsius, superando il record precedente di 16,92 gradi registrato nell’agosto 2016. Questo aumento della temperatura media globale è una chiara indicazione dei cambiamenti climatici in atto.
Negli ultimi giorni, gli Stati Uniti sudoccidentali hanno sofferto a causa di un’opprimente ondata di calore. Luoghi come Phoenix, in Arizona, hanno raggiunto temperature di 46 gradi Celsius, mentre nel sud del Texas si sono toccati i 48 gradi. Queste temperature estreme non solo mettono a dura prova le persone, ma possono anche portare a conseguenze negative per l’ambiente e l’agricoltura.
Anche in altre parti del mondo si sono verificati episodi di caldo eccezionale. In Cina, molte zone del paese hanno registrato temperature vicine ai 40 gradi Celsius, accompagnate da piogge torrenziali e venti violenti. Secondo l’agenzia ufficiale New China, il paese affronterà diverse calamità naturali, in particolare alluvioni, venti forti e temperature elevate.
Nel Nord Africa, sono stati sfiorati i 50 gradi Celsius, mentre in India, gli ospedali dell’Uttar Pradesh si sono riempiti di pazienti colpiti dal caldo torrido, con temperature che si sono avvicinate ai 45 gradi. Questi eventi mettono in evidenza gli effetti devastanti che il cambiamento climatico può avere sulla salute delle persone e sulle comunità.
Anche in Antartide, dove attualmente è inverno, si sono verificate temperature insolitamente elevate. La base di ricerca ucraina Vernadsky, nelle isole argentine del continente bianco, ha recentemente registrato la temperatura più alta mai registrata nel mese di luglio, con 8,7 gradi Celsius. Questi episodi di riscaldamento inaspettato nell’Antartide sollevano preoccupazioni riguardo alla stabilità dei ghiacci e all’equilibrio del clima globale.