Durante l’assemblea dell’Associazione Nazionale delle Carni Bianche Italiane, tenutasi a Roma, il presidente di Unaitalia, Antonio Forlini, ha dichiarato che il settore avicolo ha ridotto in modo significativo l’uso degli antibiotici. Secondo dati certificati dall’Agenzia Europea per i Medicinali (EMA), negli ultimi anni è stato attuato un piano volontario di riduzione che ha portato a una diminuzione del 90% dell’uso degli antibiotici. Forlini ha sottolineato che questa riduzione sarà ulteriormente proseguita nel corso del 2023 e negli anni a venire.
L’associazione Unaitalia rappresenta il settore avicolo italiano, che conta circa 64.000 addetti e produce 1,22 milioni di tonnellate di carne avicola (-11,2%) e 11,8 miliardi di uova. Il fatturato generato da questo settore ammonta a 7,4 miliardi di euro. L’obiettivo del settore avicolo è quello di mantenere e migliorare gli standard di salute e benessere degli animali, nonché di garantire la sicurezza alimentare e la sostenibilità ambientale.
La riduzione dell’uso degli antibiotici nell’avicoltura è un passo significativo verso la promozione di pratiche sostenibili e responsabili. Gli antibiotici vengono spesso utilizzati nell’allevamento degli animali per prevenire e trattare malattie, ma l’abuso di questi farmaci può portare alla resistenza antibiotica, una grave minaccia per la salute pubblica. Pertanto, l’impegno nel ridurre l’uso di antibiotici nel settore avicolo contribuisce alla lotta contro la resistenza antibiotica e promuove la salute degli animali e degli esseri umani.
Il presidente Forlini ha sottolineato l’importanza di continuare su questa strada e di adottare misure preventive, come l’implementazione di buone pratiche di allevamento, l’igiene e la salute animale, al fine di ridurre ulteriormente la necessità di antibiotici. Questo approccio responsabile è fondamentale per garantire un settore avicolo sostenibile e rispettoso dell’ambiente, che fornisca prodotti alimentari sicuri e di qualità ai consumatori.