San Pellegrino Terme, in provincia di Bergamo, è stata sede di un importante evento scientifico incentrato sull’utilizzo consapevole delle tecnologie di robotica e intelligenza artificiale nel campo della neuroriabilitazione. Queste innovative soluzioni offrono grandi opportunità terapeutiche per patologie come ictus, Parkinson e altre condizioni neurologiche, ma richiedono approfondimenti multidisciplinari e una riflessione sulle implicazioni etiche.
Il convegno scientifico, intitolato “Robotica e tecnologie per la neuroriabilitazione: sfide e prospettive dalla ricerca alla pratica clinica”, è stato guidato dal Dott. Giampietro Salvi, neurologo presso la Clinica Quarenghi e Presidente della Fondazione Genesis, e dal Prof. Stefano Mazzoleni, docente di Bioingegneria al Politecnico di Bari.
L’applicazione di moderne tecnologie alla neuroriabilitazione consente di adottare un approccio di medicina di precisione e personalizzata per migliaia di persone colpite da patologie neurologiche che spesso comportano disabilità motorie e cognitive. La robotica, in particolare, permette di registrare parametri oggettivi sulle funzioni motorie e cognitive dei pazienti, consentendo di valutare l’andamento dei trattamenti riabilitativi. L’integrazione dell’intelligenza artificiale consente inoltre di predire l’evoluzione del recupero motorio e cognitivo nel tempo, consentendo di adattare il trattamento in tempo reale per ottimizzare i risultati.
Il convegno, svoltosi a San Pellegrino Terme, ha riunito specialisti italiani e internazionali nel campo della riabilitazione assistita da robot, tra cui neurologi, fisiatri, fisioterapisti e bioingegneri. L’evento ha coinvolto anche l’Associazione Genesis, composta da pazienti e familiari che hanno affrontato gravi patologie neurologiche.
Oltre agli aspetti clinici e tecnici, l’incontro ha posto un’attenzione particolare alle questioni etiche correlate all’impiego delle tecnologie robotiche. Padre Carlo Casalone, Docente alla Pontificia Università Gregoriana e membro dell’Accademia Pontificia per la Vita, ha contribuito alla discussione sul modo in cui l’introduzione di robot e tecnologie possa influenzare l’organizzazione delle strutture sanitarie, la relazione tra operatori sanitari e pazienti e le implicazioni etiche connesse. Temi cruciali, come l’abuso delle tecnologie, la tutela dei dati privati, l’equità nell’accesso e la responsabilità, richiedono un approccio basato sulla bioetica per una progettazione futura consapevole e responsabile.
L’evento ha rappresentato un’importante occasione per fare il punto sulle conquiste raggiunte e sulle potenzialità future delle tecnologie robotiche nella neuroriabilitazione, al fine di favorire il recupero delle funzioni motorie e cognitive dei pazienti e migliorare la loro qualità di vita, coinvolgendo sia gli esperti clinici che i pazienti e i loro familiari.