C’è un panorama vastissimo di contenuti mobile e free to play che riempiono i nostri smartphone e i nostri tablet, ci risucchiano in un vortice di attenzione e di hype per qualche giorno, forse a volte ore e poi finiscono per intasarci la memoria. Questo perché l’annosa rincorsa al free to play, all’avere un prodotto gratis a propria disposizione a prescindere da tutto, ci spinge a installare qualsiasi contenuto possibile, anche quelli con contenuti non realmente interessanti. Eppure, quel florido mercato – soprattutto per quanto riguarda l’aspetto economico – continua a sfornare prodotti, con le principali IP che non vogliono perdere il treno del successo commerciale. Se da un lato, però, DOOM, Lord of the Rings e tanti altri hanno fallito, sembra che Harry Potter sia riuscito a dire la sua. è, infatti, un ricettacolo di contenuti, a volte confuso, ma per lo più soddisfacente. Andiamo a scoprire insieme, quindi, cos’è successo dopo che il Prescelto e i suoi amici hanno lasciato le mura di Hogwarts.
L’eredità di Harry Potter
Dieci anni dopo la battaglia di Hogwarts, quando Harry Potter ha sconfitto Lord Voldemort, mettendo a tacere il suo regno di terrore distruggendo tutti gli Horcrux, è tempo di tornare a vivere nelle mura del castello. Questo significa avere dinanzi a noi una storia con un protagonista originale, ma con tantissimi riferimenti all’opera che conosciamo: un lavoro ben diverso da Hogwarts Legacy, che aveva deciso di andare ampiamente a ritroso, raccontandoci le origini del brand. Stavolta possiamo andare avanti, permettendo a tutti i docenti di raccontarci le gesta di Harry, Ron e Hermione, ma allo stesso tempo di avere a che fare con Hagrid, con la Professoressa McGranitt, con Gazza. Ovviamente non con Piton e Silente: questo è un compromesso al quale dobbiamo scendere, purtroppo.
Il gioco è palesemente un crocevia di fan service, creato con l’obiettivo di farvi vivere l’epopea di Harry con l’epica che meritano le gesta compiute dai giovani maghi che hanno sconfitto il Signore Oscuro. Hogwarts non è costruita con la fedeltà che abbiamo trovato in Legacy, ma è comunque gradevole, soprattutto in quelli che sono gli anfratti e le interazioni costruite per far sì che la storia possa riecheggiare nei nostri passi. Tra l’altro vi saranno anche alcuni riferimenti ad Animali Fantastici, con alcuni elementi che finiranno per rievocare anche quanto compiuto da Newt Scamander insieme al giovane Silente nella sfida a Grindelwald. Tra gli aspetti più affascinanti c’è – e su questo torneremo più avanti – la possibilità di andare anche a essere protagonisti di sfide che nemmeno i film ci hanno permesso di vivere, come la sfida all’ultimo incantesimo tra Silente e Voldemort.
Affronteremo più avanti questo aspetto, ma è importante sottolineare che Scopri la Magia fa del suo meglio per mettere in piedi una storia originale, per quanto si basi molto su ciò che appartiene al ricordo e al passato: il nostro protagonista, personalizzabile in ogni modo attraverso un sistema di customizzazione abbastanza profondo, va oltre il vivere di suoi ricordi, ma pretende di essere un nuovo eroe, quasi da voler ricoprire il nuovo di novello Harry Potter. Non dovete aspettarvi una nuova sfida come quella intrapresa negli otto film del Prescelto, ma sappiate che alcuni vostri compagni di scuola nascondono dei segreti che meritano di essere scoperti e analizzati, attraverso delle scene di intermezzo che vi faranno vivere ancora di più l’esperienza nelle mura di Hogwarts.
A Hogwarts c’è di tutto e di più
Arrivando a quello che è il gameplay finiamo per trovarci all’inizio un po’ disorientati, a causa dell’ingente numero di contenuti che Harry Potter: Scopri la Magia ha deciso di infilare al suo interno. C’è tanto dell’RPG, c’è del CCG, ci sono meccaniche RTS, il che ci rende davvero complesso trovare un compartimento stagno all’interno del quale collocare il gioco. Aspetto comprensibile, d’altronde è importante che i videogiochi di oggi riescano a creare delle commistioni tali da permetterci di evadere dalle categorizzazioni più classiche, ma in alcuni casi il gioco sembra non sapere che direzione prendere. Andiamo in ordine, però, perché tra main quest, missioni secondarie, il loot e il drop degli avversari sembrerà quasi di essere in un sistema MMORPG, sebbene poi, a distanza di ore, il cuore si rivelerà essere l’esperienza da Collectible Card Game. Scopri la Magia, infatti, ci permetterà di entrare in quell’esperienza PvP chiamata Duello che si sbloccherà poco dopo il nostro arrivo a Hogwarts: da qui potremo andare a usare il nostro deck, formato da diverse magie, contro il nostro avversario. Ci saranno evocazioni, magie ad area e magie d’attacco diretto: Incendio, Vingardium Leviosa, Troll da evocare, ragni in nostro soccorso e così via.
Nonostante questo sistema, al nostro personaggio verrà data la possibilità di muoversi all’interno dell’area di battaglia usando una carta movimento: ci permetterà non solo di schivare gli attacchi avversari, ma anche di avere la libertà di spostarci per evadere, nell’eventualità di una sfida con più maghi in contemporanea, da una presa a tenaglia o da una rissa. D’altronde, ci è capitato in alcune occasioni di ritrovarci circondati da ragni, troll, altri maghi e anche dei centauri arrivati in nostro soccorso: per evitare il tafferuglio abbiamo preferito defilarci e riprendere, con calma, a lanciare le nostre magie. Tutto si basa sulla ricarica, abbastanza rapida, dei punti magia, con i quali sono regolate le nostre carte da usare: si tratta di un sistema analogo a un cooldown, pensato per evitare che si possa spammare tutto in maniera sregolata e rompere il metagame in pochi passi. In ogni caso c’è da dire che le magie finiscono per essere davvero tante e lo schermo, soprattutto se giocate su smartphone, potrebbe risultare congestionato. Su tablet (noi lo abbiamo testato su un iPad da 10,2 pollici) la situazione è molto più gradevole e gestibile, ma ci rendiamo conto che uno smartphone rende più accessibile l’esperienza.
Paywall e fanservice
Arriviamo alle note dolenti del gioco, perché come in qualsiasi esperienza free to play è necessario poi andare ad analizzare il paywall imposto dagli sviluppatori. Il sistema di monetizzazione ci permetterà di andare a potenziare le nostre carte, così da aumentare la potenza delle nostre magie: salirà il danno di quelle che sono le carte attacco, la salute per quelle che sono le evocazioni. Per poter arrivare a dei potenziamenti dovrete affidarvi alle classiche loot box, all’interno delle quali potrete trovare altre carte o potenziamenti in grado di aumentare il livello di quelle che già avete. In un sistema PvP questo significa generare uno schema pay to win, là dove chi deciderà di investire ingenti somme finirà per essere inevitabilmente più forte dell’avversario: è un qualcosa che capita di trovare spesso nel business model pensato per i free to play, ma ci sono esperienze che sono riuscite a mitigare meglio questo aspetto e a ridurre il pay to win (basti pensare a Marvel Snap, ad esempio).
D’altro canto, nel caso in cui non si volesse rischiare di ritrovarsi invischiati in meccaniche fastidiose e che finiscono per appesantire il vostro passatempo piuttosto che divertirvi, resta l’immensa esperienza messa a disposizione al di fuori di quello che è il PvP. Harry Potter: Scopri la Magia, infatti, ha una buona componente PvE, che vi permette di andare a rievocare alcune delle battaglie che hanno visto Harry, Ron e Hermione protagonisti, partendo dal famoso Troll del primo film, nei bagni della scuola, andando avanti per l’intera storia raccontata dai film. Proprio il materiale di riferimento non manca, perché c’è stato un lavoro molto meticoloso nell’andare a riprendere tutto ciò che poteva strizzare l’occhio ai veri fan. Volete un esempio? Doveste riuscire a trovare la carta Avada Kedavra sappiate che la sua animazione è Voldemort che uccide Lily Potter; oppure per Prior Incantato ci sarà la scena da Il Calice di Fuoco che vede protagonista Cedric insieme ai genitori di Harry, il Sectumsempra usato da Harry contro Draco ci porterà a vedere un giovane Piton che inizia a sviluppare la magia che verrà poi riposta nel diario del Principe Mezzosangue. Insomma, un lavoro di grande finezza e accuratezza.
È chiaro che all’interno del gioco sarà necessario accettare, anche in questo caso, dei compromessi: nelle battaglie contro Voldemort, palesi flashback che vengono donati al protagonista, lo vedremo lanciare a più non posso l’Avada Kedavra, ma mai questa sarà una magia da one shot, come invece successo in Hogwarts Legacy. In questo caso fa solo parecchi danni, ma niente che possa decidere un combattimento in un sol momento. Ciò non toglie il divertimento dell’esperienza free to play nuda e cruda, mantenendo tra l’altro una buona dose di elementi MMO: all’interno delle sale delle case avremo la possibilità di incontrare altri giocatori, interagire con le classiche emote e anche usando oggetti che ci vengono forniti di volta in volta per aumentare la nostra interazione col mondo circostante. Qui sarà possibile anche scambiare le proprie carte magia fino a un massimo di 6 carte di pari rarità: nel caso in cui, quindi, non doveste riuscire a ottenere la magia che tanto state cercando delle 70 a disposizione potrete sperare che qualcuno vi venga in soccorso in un multiplayer asincrono. Insomma, non c’è solo il PvP qui, perché c’è tanto contenuto.
Chiudiamo sottolineando che ci sarà la possibilità di esplorare Hogwarts in un semi-open world, sia a piedi che utilizzato la vostra scopa, che sbloccherete abbastanza presto nella main quest. Andando a zonzo per il castello e per i dintorni potrete scovare nuovi segreti, sbloccare nuove carte, dare un senso anche a quelli che sono i task che vi vengono assegnati, così da portare a termine le questline affidatevi e che vi faranno sbloccare oggetti utili per i power-up. Tra l’altro con un sistema gacha basato su dei pull giornalieri arriverete anche ad aggirare l’eventuale pay-to-win, così da poter testare le vostre forze e competenze all’interno del PvP. Insomma, ce n’è per tutti i gusti.
Harry Potter: Scopri la Magia è un buon titolo mobile, tra l'altro free to play, in grado di offrirci una buona serie di contenuti, di generi, di elementi a nostra disposizione. Un ottimo incrocio tra chi cercava un'esperienza degna di Harry Potter, che tra l'altro riuscisse ad andare oltre Voldemort e raccontarci un possibile sequel di ciò che è accaduto con la Battaglia di Hogwarts, e chi invece voleva un free to play sulla magia. Sebbene la struttura pay-to-win all'inizio possa sembrare ingombrante, i tanti contenuti free-to-play riusciranno a farvi vivere un'esperienza gradevole e che potrete portare avanti anche solo per il gusto di vedere fin dove vi condurrà la storia, che senza esaltarsi riesce a tenervi occupati per svariate ore di gioco. Tra l'altro senza mai pretendere alcun pagamento.
- Buona proposta di contenuti free-to-play
- Ottimo fan service con flashback su eventi legati alla saga
- I generi tra di loro dialogano in maniera adeguata
- Il PvP è troppo schiavo del pay-to-win
- Il combat system potrebbe darvi noia dopo qualche ora