I ricercatori stanno facendo passi da gigante nel campo della medicina neonatale. Grazie a test condotti su animali, sono riusciti a mantenere in vita i feti per 12 giorni utilizzando un prototipo di placenta artificiale. Questo straordinario dispositivo crea un ambiente protettivo in cui i polmoni, l’intestino e il cervello dei feti possono continuare a svilupparsi, offrendo loro una possibilità di sopravvivenza anche quando nati estremamente prematuri. Il sistema è collegato a una circolazione di liquido amniotico che isola il feto dagli stimoli esterni, consentendo però il monitoraggio e i controlli tramite ultrasuoni. Eduard Gratacos, responsabile del progetto, spiega che l’obiettivo è quello di creare un ambiente fetale artificiale in cui il feto possa continuare a respirare attraverso il cordone ombelicale e ricevere nutrimento dalla stessa via, circondato da un fluido a temperatura costante.
La ricerca sull’utero artificiale per i neonati prematuri avanza a Barcellona
Il team di ricerca, composto da 35 esperti del centro medico BCNatal di Barcellona e dalla Fundacion La Caixa, ha condotto studi preclinici su agnelli, ottenendo la sopravvivenza dei feti per 12 giorni. Prima di avviare sperimentazioni umane, pianificano di effettuare test anche su maiali. Sebbene sia un progetto complesso che richiede la collaborazione di diverse specialità mediche e ingegneri di diverso tipo, i risultati finora ottenuti sono promettenti. Tuttavia, prima di poter applicare questa tecnologia nell’uomo, sarà necessario condurre rigorosi studi clinici per valutarne la sicurezza ed eventuali effetti collaterali. È importante sottolineare che la placenta artificiale non è destinata a sostituire la placenta naturale.
Secondo Kelly Werner, professore assistente di pediatria alla Columbia University, è fondamentale continuare a sostenere la salute materna e ridurre i fattori di rischio che possono portare a un parto prematuro. Nonostante l’entusiasmante sviluppo dell’utero artificiale, la ricerca e la prevenzione rimangono elementi chiave per la salute delle madri e dei loro bambini. Questo progetto innovativo potrebbe rappresentare una svolta nella cura dei neonati prematuri, offrendo loro un’opportunità di sopravvivenza e sviluppo più promettente. La ricerca continua, alimentando la speranza di un futuro migliore per i più piccoli e le loro famiglie.