La tecnologia NFC, che usiamo ormai da diversi anni per i pagamenti con smartphone e carte, ma anche per salire sui mezzi pubblici, potrebbe cambiare molto nel corso dei prossimi anni. L’NFC Forum, il consorzio che si occupa di stabilire gli standard usati dai produttori e cura lo sviluppo e l’avanzamento di questa tecnologia, ha presentato una nuova roadmap, che va da qui al 2028. In generale, l’organizzazioni sta lavorando per rendere le comunicazioni NFC molto più veloci, mentre sul lungo periodo si vorrebbe che l’NFC diventi “completamente senza contatto”.
Nel 2028 potrebbe non essere necessario estrarre fisicamente lo smartphone e avvicinarlo ad un terminale per pagare, perché il telefono sarà in grado di inviare e ricevere informazioni da una distanza maggiore. E, si spera, sarà in grado di farlo in grande sicurezza, minimizzando i rischi di furti o abusi.
Oggi due dispositivi dotati di tecnologia NFC devono trovarsi ad un massimo di 5mm di distanza per comunicare tra di loro. I ricercatori del consorzio vorrebbero aumentare il raggio fino a quattro o cinque volte il limite attuale. Tradotto? 30 millimetri. Una distanza così generosa renderebbe la tecnologia NFC più affidabile, evitando il rischio che le comunicazioni falliscano perché le antenne NFC non sono state perfettamente sovrapposte.
Il consorzio lavora anche per offrire la possibilità di compiere più azioni con un singolo “tap”. Insomma, un domani una famiglia potrebbe validare i biglietti per la metro di tutti i membri con un solo passaggio. E queste non sono le uniche novità. Oggi, nei mercati in cui Apple ha abilitato questa funzione, gli iPhone possono già diventare dei terminal per ricevere pagamenti, al punto che molti negozianti hanno sostituito il POS tradizionale con il loro telefono. L’NFC Forum vorrebbe che questa funzionalità venga estesa a tutti i dispositivi con tecnologia NFC e per farlo sta lavorando ad uno standard universale per l’intera industria.
In linea teorica tutte queste novità verranno implementate entro il 2028, ma non arriveranno tutte allo stesso momento: alcune sono già in fase avanzata, mentre per altre bisognerà essere un pochino più pazienti.