Un nome di spicco tra gli autori scelti per la prima prova scritta dell’esame di stato per i maturandi del 2023: Piero Angela. Tra le tracce proposte ai maturandi per la tipologia “B”, ‘Analisi e produzione di un testo argomentativo’, ci sono anche “L’idea di nazione” con un testo tratto da Federico Chabod e Oriana Fallaci con un estratto dal suo libro “Intervista con la storia”. La proposta B2, che riguarda il pioniere della divulgazione scientifica italiana, riporta uno scritto di Piero Angela tratto dal libro “Dieci cose che ho imparato” (Mondadori).
“In questo nuovo panorama, ci sono cambiamenti che svettano maggiormente rispetto ad altri. Uno è la diminuzione del costo relativo delle materie prime e della manodopera rispetto al «software», cioè alla conoscenza, alla creatività. Questo sta succedendo anche in certe produzioni tradizionali, come quella di automobili, ma soprattutto per i prodotti della microelettronica, come telefonini, tablet, computer. Si è calcolato che nel costo di un computer ben il 90% sia rappresentato dal software, cioè dalle prestazioni del cervello. Quindi l’elaborazione mentale sta diventando la materia prima più preziosa. Uno studio della Banca mondiale ha recentemente valutato che 1’80% della ricchezza dei paesi più avanzati è «immateriale», cioè è rappresentata dal sapere. Ed è questo che fa la vera differenza tra le nazioni. La crescente capacità di innovare sta accentuando quello che gli economisti chiamano “la distruzione creativa”»,
Ai maturandi viene richiesto di analizzare le conseguenze della «distruzione creativa», di spiegare cosa intenda Angela per «ricchezza materiale e poi di argomentare il rapporto tra sistema efficiente e ricchezza disponibile, definendo quali sono, secondo Angela, le caratteristiche di un “sistema molto efficiente”.
“Le dieci cose che ho imparato”
“Dieci cose che ho imparato”, pubblicato nel 2022, viene definito come il libro-testamento di Piero Angela che, come lui stesso scrive, “raccoglie alcune cose che ho imparato in tanti anni di professione, di incontri, di esperienze, di libri letti e scritti, di speranze e delusioni” . Nel libro, il giornalista si pone una domanda profonda riguardo l’Italia, una nazione che ha lasciato un segno indelebile nella storia della civiltà, ma che oggi si trova in una situazione di difficoltà, apparentemente smarrita nelle sue conquiste passate. Angela si chiede come sia possibile che l’Italia abbia “perso le sue luci“. Il testo si articola in dieci capitoli, ognuno dei quali affronta un’area critica in cui è necessario intervenire. Nel suo libro, si congeda dai suoi lettori e telespettatori con una frase di profonda importanza: “Carissimi tutti, penso di aver fatto la mia parte. Cercate di fare anche voi la vostra per questo nostro difficile Paese“. Questa citazione rappresenta un invito rivolto a tutti, un incoraggiamento ad assumere la responsabilità e a contribuire al miglioramento dell’Italia nonostante le sfide che essa affronta.
Il maestro della divulgazione scientifica, l’ispirazione er sapere andare “oltre”
Piero Angela, con la sua voce autorevole e la sua esperienza nel campo del giornalismo e della divulgazione, ha svolto il suo ruolo chiave nella comunicazione e nell’informazione, stimolando il pensiero critico e diffondere la conoscenza, ispirando milioni di futuri ricercatori, scienziati, giornalisti, scrittori. Rivolgendosi ai lettori, li sollecita ad agire, a prendere parte attiva nel superare le difficoltà e a lavorare insieme per il bene comune del Paese. Queste parole, piene di significato, riflettono l’impegno di Piero Angela verso la sua nazione e il desiderio di coinvolgere tutti nell’affrontare le sfide attuali. Incoraggia ogni individuo a fare la propria parte, a contribuire con azioni concrete e consapevoli, nella speranza di un futuro migliore per l’Italia. L’illustre giornalista, divulgatore scientifico e conduttore televisivo italiano ha dedicato la sua carriera a portare la bellezza e l’importanza della scienza nelle case di milioni di persone. Gli studenti della maturità 2023 sono chiamati ad andare oltre il semplice apprendimento scolastico e ad abbracciare la voglia di scoprire e approfondire gli argomenti di loro interesse. Piero Angela dimostra che la conoscenza è un viaggio continuo e che la sete di apprendimento deve essere nutrita costantemente per raggiungere traguardi significativi. La sua figura eminente e il suo stile unico hanno segnato profondamente la cultura italiana, rendendolo una figura di riferimento imprescindibile per gli studenti in procinto di affrontare questo importante traguardo e non solo.