La Direttiva UE del 2019/904, che entrerà in vigore nel 2024, stabilisce che tutte le bottiglie in PET entro i 3 litri devono essere dotate di tappi agganciati, chiamati tethered cap. Questo è un passo importante nella lotta contro l’inquinamento da plastica, sebbene non risolva completamente il problema delle microplastiche.
L’inquinamento da plastica rappresenta una grave minaccia per l’ambiente. Secondo un rapporto del WWF, la produzione e lo smaltimento inefficace della plastica portano a una quantità significativa di rifiuti che finiscono negli ecosistemi marini e terrestri. Si stima che ogni anno fino a 22 milioni di tonnellate di rifiuti di plastica entrino nell’ambiente marino e altrettanti nell’ambiente terrestre.
Questa forma di inquinamento è diffusa e persistente, con gravi conseguenze per la fauna marina e terrestre. Inoltre, la produzione di plastica contribuisce alle emissioni di gas serra, con una percentuale stimata attuale del 3,7% delle emissioni globali. Senza azioni efficaci per ridurre l’utilizzo e migliorare il riciclaggio della plastica, questa percentuale potrebbe aumentare fino al 4,5% entro il 2060.
La presenza di microplastiche nell’ambiente è una preoccupazione particolare, poiché possono essere ingerite dagli organismi marini e possono finire nella catena alimentare, incluso nell’uomo. Questo fenomeno evidenzia l’urgenza di adottare misure per ridurre l’uso di plastica monouso, migliorare il riciclaggio e promuovere soluzioni sostenibili.
L’introduzione dei tappi agganciati alle bottiglie di plastica rappresenta un passo avanti per affrontare il problema dei tappi che finiscono nell’ambiente. Questa misura mira a prevenire che i tappi siano dispersi nell’ambiente, riducendo così il rischio di inquinamento da plastica. Tuttavia, è importante ricordare che questa è solo una delle molte azioni necessarie per affrontare l’inquinamento da plastica in modo efficace.
La riduzione complessiva dell’utilizzo di plastica monouso, l’adozione di alternative sostenibili, il miglioramento del riciclaggio e il cambiamento delle abitudini dei consumatori sono tutte parti essenziali di una strategia più ampia per affrontare la questione dell’inquinamento da plastica e proteggere l’ambiente a lungo termine.