L’Osservatorio Saie ha diffuso i dati sulle aziende campane appartenenti alla filiera edile, rivelando che un terzo di esse ha registrato un aumento dei ricavi rispetto all’anno precedente. Durante il Saie Lab di Napoli, uno dei cinque laboratori itineranti dedicati al settore delle costruzioni, è emerso che la filiera edile della Campania gode di ottima salute. Due dati in particolare testimoniano questa situazione positiva: l’86% delle imprese ha dichiarato di essere soddisfatta del portafoglio ordini, e ben l’81% ha dovuto rinunciare a lavori a causa di richieste che superavano la capacità produttiva.

Il settore delle costruzioni riveste un ruolo fondamentale nell’economia della regione campana, con oltre 67.000 imprese attive che rappresentano il 13% del tessuto produttivo regionale. Rispetto al periodo pre-pandemia del 2019, si è registrato un aumento del 10% nel numero di aziende, mentre rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, si è riscontrato un modesto incremento del 1%. Questo trend positivo è alimentato dagli investimenti previsti con il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr) per la Campania, che ammontano a 11 miliardi di euro. Tali investimenti rappresentano un’importante opportunità di crescita per il settore delle costruzioni e per l’intera regione, in particolare per progetti di rigenerazione urbana come la riqualificazione delle periferie di Scampia e Taverna del Ferro.

Guardando alle prospettive future, il 40% delle imprese prevede di registrare ulteriori crescita entro la fine del 2023. Anche l’occupazione nel settore mostra dati incoraggianti: il 23% delle aziende ha già assunto nuovi lavoratori negli ultimi quattro mesi, mentre il 53% prevede di farlo nel prossimo quadrimestre.

Tuttavia, le imprese si trovano ad affrontare diverse sfide, tra cui l’inflazione (segnalata dal 61% delle aziende) e la difficoltà di trovare risorse umane qualificate (segnalata dal 53% delle aziende). Nonostante queste difficoltà, più del 76% delle imprese considera il Pnrr uno strumento fondamentale per l’efficientamento e la messa in sicurezza del patrimonio edilizio pubblico e privato. Gli incentivi e lo sblocco dei cantieri sono tra le misure ritenute essenziali per il comparto edile, e oltre l’86% delle imprese investe in innovazione fino al 40% del proprio fatturato, con particolare attenzione alla sicurezza informatica, alla robotica collaborativa, al cloud computing e ai big data.