Antibiotici: l’UE adotta raccomandazione per una riduzione del 20%
La proposta della Commissione contribuirà a contrastare la resistenza antimicrobica.
Il Consiglio dell’Unione europea ha adottato una raccomandazione mirata a intensificare l’azione dell’Unione europea nella lotta all’antibioticoresistenza. L’obiettivo principale di questa iniziativa è ridurre del 20% l’uso di antibiotici nell’Unione europea, con un focus sulla salute umana, animale e ambientale. Il documento si concentra su diverse aree chiave, tra cui la prevenzione e il controllo delle infezioni, la sorveglianza e il monitoraggio, l’innovazione e la disponibilità di antimicrobici efficaci, l’uso prudente degli antibiotici e la cooperazione tra gli Stati membri e a livello globale.
La Commissione europea ha accolto con favore l’adozione di questa raccomandazione da parte del Consiglio dell’Unione europea. La proposta della Commissione, presentata insieme alla revisione della legislazione farmaceutica il 26 aprile, contribuirà a contrastare la resistenza antimicrobica seguendo l’approccio “One Health”. Gli obiettivi raccomandati a livello dell’Unione europea, che saranno tradotti in misure specifiche per ciascuno Stato membro, aiuteranno a contrastare i super batteri resistenti, tenendo conto delle caratteristiche specifiche di ogni paese senza compromettere la salute e la sicurezza dei pazienti.
La raccomandazione invita anche la Commissione europea e gli Stati membri a includere il tema della resistenza antimicrobica nell’accordo sulle pandemie attualmente in fase di negoziazione. Inoltre, si chiede di mantenere la resistenza antimicrobica in cima all’agenda del G7 e del G20. La commissaria per la Salute e la sicurezza alimentare, Stella Kyriakides, ha commentato positivamente l’adozione della proposta, evidenziando l’impegno dell’Unione europea nel combattere la resistenza antimicrobica con urgenza.
Questo rappresenta un aspetto fondamentale per una forte Unione europea della salute, capace di proteggere i propri cittadini. Gli obiettivi chiari stabiliti in questa raccomandazione consentiranno di affrontare una grave minaccia per la salute, che ogni anno causa la morte di 35.000 persone nell’Unione europea. La presidenza svedese è stata ringraziata per gli sforzi dedicati a questo importante tema.
