L‘alternativa a Twitter di Meta, l’azienda che controlla Facebook e Instagram, è praticamente già pronta, prova n’è che è proprio ieri è stata presentata in pompa magna da Chris Cox, CPO di Meta. È fortemente integrata all’interno di Instagram, prova ne è che gli utenti potranno accedervi – portando con loro nickname e follower – usando la stessa credenziale che utilizzano già oggi sull’altra piattaforma. Internamente è nota con il nome Project 92, ma quando sarà aperta al pubblico potrebbe chiamarsi Threads.
È un feed per condividere post scritti, che possono essere corredati da GIF, foto e video. “È la nostra risposta a Twitter”, ha detto non a caso Chris Cox. Solo quattro sezioni: newsfeed, esplora, preferiti e profilo utente. D’interessante c’è che il social supporta ActivityPub, uno standard che consente l’interoperabilità tra piattaforme diverse, consentendo di esportare lo stesso profilo utente su tutti i social che lo supportano, tra cui Mastodon, altro social di nicchia alternativo a Twitter e diventato brevemente popolare dopo l’acquisto di quest’ultimo da parte di Elon Musk.
I post di Thread sono molto più lunghi di quelli di Twitter: massimo 500 caratteri, più del doppio dei 280 caratteri consentiti dall’uccellino – certo, a meno che non si abbia un abbonamento a Twitter Blue. A differenza di tutte le altre alternative a Twitter – nate o alimentate dalle polemiche contro Elon Musk -, Thread potrà contare sull’enorme capitale di Meta. Tradotto? L’azienda sta già cercando di sedurre diverse celebrity – da Oprah al Dalai Lama – nella speranza di convincerle a suon di centinaia di migliaia di dollari ad iscriversi e usare (forse in esclusiva) il nuovo social.
In queste ore sono anche circolate le immagini dell’interfaccia di Project 92 / Thread, che trovate in apertura a questa notizia.