Uno studio dell’Istituto europeo di oncologia rivela che una combinazione di farmaci antitumorali già in uso e vitamina C ad alte dosi potrebbe essere efficace nel trattamento dei linfomi più aggressivi e resistenti alle terapie attuali. La ricerca, coordinata da Bruno Amati e Giulio Donati, è stata recentemente pubblicata sulla rivista “Embo Molecular Medicine“.
Secondo Bruno Amati, direttore di Divisione al Dipartimento di oncologia sperimentale dello Ieo, questo studio rappresenta un passo fondamentale verso la cura dei linfomi a linfociti B che non rispondono adeguatamente alle terapie attuali. I ricercatori hanno dimostrato nei modelli preclinici che l’aggiunta di vitamina C in dosi farmacologiche al farmaco Iacs-010759, che agisce come un ossidante, rallenta significativamente la crescita tumorale. Questa scoperta amplia la comprensione dei meccanismi d’azione di Iacs, consentendo di proporre una nuova combinazione mirata con l’ascorbato, ossia la vitamina C, che può selettivamente eliminare le cellule di linfoma.
Il team di ricerca ha basato il proprio lavoro sugli studi precedenti sulla proteina Myc, di cui il gruppo di Amati è stato pioniere. Myc è una proteina cruciale nella proliferazione cellulare e nel processo di sviluppo e progressione del cancro. L’elevata espressione di Myc è associata a un’attività mitocondriale aumentata, rendendo i mitocondri essenziali per la sopravvivenza delle cellule tumorali. Pertanto, le cellule di linfoma che presentano un’elevata espressione di Myc diventano vulnerabili ai trattamenti che bloccano l’attività mitocondriale, come il farmaco Iacs-010759.
Giulio Donati, primo autore dello studio, spiega che la sensibilità delle cellule tumorali con elevata espressione di Myc al trattamento con Iacs si basa sullo stress ossidativo. L’elevata espressione di Myc e il trattamento con Iacs collaborano per aumentare l’ossidazione cellulare. Utilizzando dosi elevate di vitamina C, che sono note per aumentare l’ossidazione cellulare, i ricercatori hanno trattato le cellule tumorali con elevata espressione di Myc con la combinazione di Iacs e vitamina C, dimostrando che questa combinazione si è rivelata letale per le cellule tumorali.
Amati conclude che i risultati dello studio indicano che lo stress ossidativo causato dall’elevata espressione di Myc può essere potenziato ulteriormente tramite il co-trattamento con Iacs e dosi elevate di vitamina C. L’espressione di Myc potrebbe quindi diventare un marcatore di efficacia per i trattamenti basati su farmaci pro-ossidanti. Questi risultati aprono la strada a ulteriori studi per testare la vitamina C in combinazione con altri farmaci antitumorali pro-ossidanti, al fine di aumentarne l’efficacia a dosi più sicure e di estenderne l’utilizzo al trattamento dei tumori resistenti alle terapie attuali.