La compagnia aerea a basso costo Ryanair ha cancellato circa 400 voli in Europa a causa dello sciopero dei controllori del traffico aereo in Francia, provocando disagi in Italia, Germania, Spagna e Portogallo. L’amministratore delegato, Michael O’Leary, ha spiegato che la maggior parte delle cancellazioni riguarda rotte che non hanno la Francia come destinazione finale, ma che sorvolano il paese.
O’Leary ha sottolineato di rispettare il diritto di sciopero dei controllori francesi, ma ha espresso la sua opinione che i voli cancellati dovrebbero essere quelli nazionali o locali in Francia. Ha evidenziato che i viaggiatori in Francia hanno alternative come il treno ad alta velocità o la strada, e ha criticato il fatto che Ryanair stia cancellando i voli inutilmente perché la Commissione europea, presieduta da Ursula von der Leyen, non interviene.
La cancellazione dei voli ha coinvolto tutta Europa, con O’Leary che ha sottolineato come sia ingiustificabile che i voli dall’Irlanda all’Italia, dalla Polonia al Portogallo o dalla Spagna alla Germania debbano essere cancellati solo perché la Francia dà priorità ai voli nazionali per cancellare tutti i sorvoli. Ryanair ha presentato una petizione alla Commissione europea firmata da 1,1 milioni di clienti, chiedendo protezione per gli aerei che sorvolano i paesi colpiti dagli scioperi, in particolare la Francia.
Secondo Ryanair, negli ultimi cinque mesi ci sono stati 58 giorni di sciopero dei controllori, undici volte di più rispetto all’anno precedente, causando la cancellazione di migliaia di voli che dovevano attraversare l’UE provenienti da Spagna, Germania, Italia, Regno Unito e Irlanda. La compagnia aerea ha criticato il fatto che la legge francese consenta servizi minimi solo per i voli nazionali e a breve raggio, mentre in Grecia, Italia e Spagna vengono adottate misure per proteggere il traffico aereo durante gli scioperi dei controllori.
Ryanair ha definito questa situazione ingiusta e ha chiesto a tutti gli Stati membri, inclusa la Francia, di utilizzare le leggi sui servizi minimi per proteggere il traffico aereo durante gli scioperi, garantendo così il normale funzionamento dei voli che sorvolano i rispettivi territori.