Tom Hanks, in tutta sincerità, ha ultimamente dichiarato di aver odiato alcuni film da lui realizzati. Durante l’intervista concessa al The New Yorker, l’interprete ha parlato delle varie fasi che riguardano un progetto cinematografico a cui si accetta di partecipare.
Ecco le sue parole:
Ammettiamolo: tutti abbiamo visto film che odiamo. Ed io sono stato in alcuni film che odio. Hai visto alcuni dei miei film e li odi. Ecco i cinque punti del Rubicone che attraversa chiunque faccia film: Il primo Rubicone che attraversi è dire di sì al film. Il tuo destino è segnato. Sarai in quel film; Il secondo Rubicone è quando vedi effettivamente il film che hai fatto, ed in quel caso: o funziona ed è il film che volevi fare, oppure non funziona e non è il film che volevi fare; Poi ci sta la vox populi. Qualcuno dirà: “L’ho odiato”. Altre persone possono dire: “Penso che sia geniale”. Da qualche parte tra i due c’è ciò che il film è in realtà; Il quarto Rubicone è la performance commerciale del film. Perché, se non fa soldi, la tua carriera andrà in fumo prima di quanto vorresti. Questo è il business.
E poi ha continuato:
Il quinto Rubicone è il tempo. Quel film potrebbe arrivare a funzionare anche vent’anni dopo. E un ottimo esempio di questo è La Vita è Meravigliosa.
Hanks ha chiamato in causa anche il suo film Music Graffiti, che all’epoca della sua uscita venne stroncato, e con il tempo è divenuto un cult.
- Tom Hanks on the Rewards and “Vicious Reality” of Making Movies (newyorker.com)