Diverse aziende tradizionali della finanza vogliono conquistare il mercato delle criptovalute, creando nuovi exchange in grado di soppiantare le piattaforma già affermate, come Binance. Insomma, l’interesse della finanza mainstream, per così dire, nei confronti degli asset crypto sarebbe tutto fuorché morta. O, quantomeno, è ciò in cui confidano, tra gli altri, Standard Chartered, Nomura e Charles Schwab.
Le aziende in questione stanno lavorando alla creazione o al finanziamento di nuove piattaforme di scambio e custodia di criptovalute, secondo quanto riportato dal Financial Times. Queste note società di Wall Street scommettono sul fatto che i gestori di fondi sono ancora interessati al trading di criptovalute nonostante la contrazione del mercato dello scorso anno e la serie di scandali legati alle criptovalute. Il fallimento di FTX e il crollo dell’ecosistema di Terra, tra gli altri, hanno evidenziato i rischi degli investimenti tramite borse in gran parte non regolamentate. Tuttavia, le aziende tradizionali ritengono che i gestori di asset preferiscano fare affari con attori consolidati piuttosto che con le borse native delle criptovalute come Binance. E da ciò nasce una grandissima opportunità.
Gautam Chhugani, analista senior di Global Digital Assets presso Bernstein, ha dichiarato a FT: “I grandi investitori istituzionali tradizionali preferiscono sicuramente fare affari con controparti che sono in attività da anni e che sono regolamentate nel senso tradizionale”. In un sondaggio condotto da EY-Parthenon su 250 gestori di asset pubblicato all’inizio di questo mese, la metà dei partecipanti ha affermato che considererebbe di passare da aziende “native del settore crypto” ad aziende più tradizionali se quest’ultime fossero in grado di offrire loro gli stessi servizi. Inoltre, il 90% dei partecipanti si fiderebbe di più dei gruppi finanziari tradizionali per agire come custodi dei loro asset cripto.
Il collasso delle aziende delle criptovalute dello scorso anno e le rivelazioni sulle presunte pratiche illecite hanno eroso la fiducia degli investitori nel settore delle criptovalute. Le aziende finanziarie tradizionali puntano sulla loro esperienza nell’industria finanziaria, sulla loro reputazione consolidata e sulla minor pressione da parte dei governi e dei regolatori per attrarre clienti.