Un nuovo studio dell’Università di Waterloo fornisce importanti indicazioni su come affrontare i cambiamenti climatici e le disuguaglianze sociali. Secondo lo studio, è fondamentale coinvolgere attivamente le comunità vulnerabili che sono maggiormente colpite dal cambiamento climatico attraverso approcci partecipativi alla consultazione pubblica e all’impegno della comunità. Approfondire la conoscenza dei cambiamenti climatici ci permette di porre nuove domande e di esplorare soluzioni alternative. Kayleigh Swanson, della Scuola di pianificazione di Waterloo, afferma che la comunità della governance urbana spesso non dà abbastanza priorità ai residenti vulnerabili durante i processi decisionali sui cambiamenti climatici. Di conseguenza, le voci delle persone che subiscono varie forme di oppressione sono escluse dai processi partecipativi di pianificazione dell’azione per il clima.

Le quattro azioni chiave

L’azione per il clima può essere affrontata seguendo quattro azioni chiave. La prima azione suggerita dallo studio è quella di modificare costantemente le strategie. I pianificatori devono adattare le loro approcci in base alle nuove informazioni e alle esigenze delle comunità coinvolte. Ciò richiede flessibilità e apertura al cambiamento. La seconda azione consiste nel progettare spazi collaborativi che riconoscano la diversità delle conoscenze. Ogni individuo e ogni comunità ha una prospettiva unica da offrire. È importante creare un ambiente in cui tutti possano contribuire con le proprie esperienze e competenze, permettendo una visione più completa dei problemi e delle possibili soluzioni. La terza azione riguarda l’importanza di affrontare il divario tra ciò che viene detto e ciò che viene fatto. Le promesse e gli obiettivi riguardanti l’azione per il clima devono essere supportati da azioni concrete. È essenziale che i responsabili delle decisioni seguano attraverso i loro impegni e mettano in pratica le politiche concordate. Infine, lo studio sottolinea l’importanza di prestare attenzione ai sottostanti processi sociali che contribuiscono alla vulnerabilità del cambiamento climatico. Spesso, le disuguaglianze sociali esistenti rendono alcune comunità più vulnerabili agli effetti del cambiamento climatico. Affrontare queste disuguaglianze è fondamentale per garantire una transizione equa e giusta verso un futuro sostenibile. Il dottor Mark Seasons, professore presso la Scuola di pianificazione di Waterloo, sottolinea che sfidare lo status quo non è facile, ma è dimostrato che le azioni per il clima sono più efficaci quando coinvolgono attivamente gli attori locali. Gli attori della governance urbana hanno un ruolo fondamentale nel creare le condizioni per una partecipazione effettiva delle persone e nell’affrontare le questioni rilevanti per le decisioni. Costruire processi di pianificazione inclusivi rappresenta una sfida significativa, ma è fondamentale per raggiungere risultati equi. L’esclusione rischia di creare una triplice ingiustizia, in cui coloro che contribuiscono meno al cambiamento climatico sono colpiti in modo sproporzionato dagli effetti e dalle politiche di azione per il clima, aggravando così le sfide sociali, economiche e ambientali che già affrontano questi gruppi. È quindi necessario agire per garantire che nessuno venga lasciato indietro nella lotta contro i cambiamenti climatici e che le decisioni siano prese in modo equo e inclusivo.