Il fallimento di Virgin Orbit, sussidiaria dell’impero di Richard Branson specializzata nel lancio di satelliti in orbita bassa, avrà conseguenze inaspettate anche per l’Italia. O, meglio, per un’azienda italiana.
Secondo quanto riportato da La Repubblica, il fallimento di Virgin Orbit coinvolge anche l’azienda italiana Sitael. Sitael era stata scelta nel 2018 da Virgin per sviluppare tecnologie per i voli spaziali e creare il primo spazioporto italiano a Grottaglie, in Puglia. Tuttavia, con il fallimento di Virgin Orbit, manca un tassello fondamentale per il progetto: il lanciatore.
Repubblica ricorda che l’accordo tra Virgin e Sitael era stato firmato nel luglio 2018 a Mola di Bari, con la presenza di Richard Branson, i vertici dell’azienda, il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, e l’allora ministro per il Sud, Barbara Lezzi. Grottaglie era destinata a diventare la piattaforma di lancio per voli suborbitali, commerciali e turistici, ma ora si cerca un altro lanciatore in grado di ospitare i satelliti pensati per i razzi di Virgin.
L’azienda italiana Sitael, specializzata nel settore aerospaziale e facente parte del gruppo Angel Investment guidato da Vito Pertosa, aveva un lancio di un satellite programmato per quest’anno in collaborazione con Virgin Orbit. Tuttavia, il fallimento dell’azienda americana ha messo in serio pericolo l’intero progetto. ora la Sitael dovrà trovare un nuovo lanciatore per portare a termine il suo obiettivo. Peraltro, per il lancio Sitael aveva già pagato a Virgin Orbit la prima di tre tranche di pagamenti. 800mila euro, che probabilmente non rivedrà più.