Secondo quanto riportato da Monthly Notices of the Royal Astonomical Society, l’astronomo Eduardo Vitral dello Space Telescope Science Institute e il suo team di ricercatori che utilizzano i telescopi Hubble e Gaia potrebbero aver individuato un buco nero di dimensioni pari a circa 800 volte la massa del nostro sole, nell’ammasso globulare Messier 4. Sono necessarie ulteriori ricerche e osservazioni, ma se i dati saranno confermati, saranno fondamentali per risolvere un mistero intorno a questi fenomeni spaziali. Il punto è che sono stati individuati molti buchi neri più piccoli e supermassicci,e quelli di dimensioni intermedie sono molto più rari. In altre parole, se questo è un buco nero intermedio che possiamo osservare facilmente, potrebbe aiutarci a rispondere a molte questioni irrisolte. La mancanza di buchi intermedi rende difficile accertare come si formino quelli supermassicci. Si sa già che quelli più piccoli, chiamati buchi neri di massa stellare, si formano quando i nuclei delle stelle massicce collassano e si fondono. Questi buchi hanno una dimensione pari a circa 100 volte la massa del nostro Sole. I buchi supermassicci, invece, possono avere una massa compresa tra milioni e miliardi di soli e sono spesso situati al centro delle galassie.

Perché ci farebbe tanto comodo il buco nero intermedio nella galassia Messier 4?

Ma come fanno questi buchi neri supermassicci a diventare così incredibilmente grandi? Si tratta di un gruppo di buchi più piccoli che si fondono nel tempo, oppure risucchiano abbastanza materiale per continuare a crescere? Ed è per rispondere a queste domande che la scoperta del buco intermedio, nell’ammasso globulare Messier 4, sarebbe significativa per diversi motivi. Innanzitutto, Messier 4 è l’ammasso globulare più vicino alla Terra. Sarebbe molto più comodo per l’osservazione e, forse, un’occhiata con un telescopio più potente come il James Webb Space Telescope potrebbe darci informazioni ancora più interessanti. Naturalmente, ulteriori osservazioni saranno probabilmente il prossimo passo di questo particolare progetto di ricerca. Nel frattempo, quanto è sicuro il team che si possa trattare di un buco nero intermedio? Per ora, sembra la spiegazione più probabile. Le altre spiegazioni sono insufficienti (anche se non è stata ancora scartata del tutto la teoria che si tratti di un gruppo compatto di buchi più piccoli che si trova al centro dell’ammasso). Per il momento, dovremo aspettare e vedere se le loro ricerche riveleranno qualcosa di più e se riusciranno a scoprire con certezza cosa si trova al centro di Messier 4.