Amazon ed Engie hanno inaugurato oggi il più grande parco agrivoltaico in Italia, situato tra Marsala e Mazara del Vallo. Questo impianto all’avanguardia, con una capacità installata di 66 MW, è dotato di oltre 120.000 pannelli fotovoltaici distribuiti su un’area di 115 ettari, equivalente a 161 campi di calcio. Il parco agrivoltaico combina la produzione di energia rinnovabile con le colture agricole locali, rappresentando un esempio di innovazione tecnologica e un modello contrattuale pionieristico, essendo basato su un accordo Corporate PPA (Power Purchase Agreement) tra Amazon ed Engie.

Alla cerimonia di inaugurazione hanno preso parte Monica Iacono, CEO di Engie Italia, Giorgio Busnelli, direttore delle Categorie del largo consumo per Amazon in Europa, e il viceministro dell’Ambiente Vannia Gava. Iacono ha sottolineato l’impegno di Engie verso la decarbonizzazione e la transizione energetica, evidenziando che il parco agrivoltaico di Mazara del Vallo rappresenta un progetto eccezionale che concilia l’energia con l’ambiente, in linea con la strategia di sviluppo globale del gruppo.

Costruito da 150 persone tra Marsala e Mazara del Vallo, questo parco agrivoltaico è il primo dei due impianti di energia rinnovabile annunciati da Engie e Amazon. Il secondo impianto, situato a Paternò, in provincia di Catania, inizierà la produzione entro la fine dell’anno. Complessivamente, i due impianti garantiranno una capacità produttiva di 104 MW Peak* (83 MW AC), riducendo le emissioni di CO2 di oltre 62.000 tonnellate all’anno. Gran parte dell’energia generata verrà utilizzata per alimentare le attività di Amazon in Italia.

Giorgio Busnelli di Amazon ha evidenziato che il parco agrivoltaico di Mazara del Vallo combina la produzione di energia rinnovabile con la preservazione delle terre agricole. Grazie alla tecnologia avanzata dei pannelli solari bifacciali montati su inseguitori monoassiali, l’impianto sfrutta sia la luce diretta che quella riflessa, consentendo la produzione di energia rinnovabile e la coltivazione di piante foraggere, viti, lavanda e piante aromatiche e officinali. Questo approccio contribuisce alla salvaguardia del paesaggio rurale, alla biodiversità e beneficia delle comunità agricole locali coinvolte nella gestione delle colture.

Busnelli ha concluso sottolineando che questo progetto accelera il percorso di Amazon verso la neutralità carbonica entro il 2040, contribuisce alla transizione energetica del Paese e genera un impatto positivo nelle comunità locali.