Secondo un nuovo studio pubblicato sulla rivista Biological Reviews, la perdita globale di fauna selvatica è “significativamente più allarmante” di quanto si pensasse. Lo studio conferma che circa la metà delle specie della Terra sta affrontando un devastante declino della popolazione. Mentre gli animali domestici, come i cani, stanno vincendo la gara con l’aumento del cervello, non si prospetta nulla di buono per la fauna selvatica, la cui minaccia maggiore è rappresentata dall’umanità. La cosa peggiore è che, a causa della natura umorale dell’umanità quando si tratta di risolvere una crisi di questa portata, probabilmente si apriranno le porte a quella che diventerà una “sesta estinzione di massa“.
Man mano che l’umanità continua a espandersi e a spingersi in territori che in precedenza erano habitat frequentati solo da animali, oltre a prelevare le risorse del pianeta, estromettiamo quelle specie e togliamo loro la possibilità di sopravvivere. Secondo il rapporto, i ricercatori che hanno sostenuto lo studio hanno analizzato oltre 70.000 specie sparse sul pianeta Terra. Dai mammiferi agli uccelli e ai rettili, agli anfibi, ai pesci e agli insetti, gli scienziati della fauna selvatica mondiale non hanno lasciato nessuna acqua inesplorata, nessuna terra incontaminata e nessuna pietra. L’obiettivo della loro valutazione era determinare se le popolazioni di queste creature stessero diminuendo, rimanendo invariate o crescendo – e i risultati non sono stati quelli sperati.
Risultati allarmanti, davvero. Senza bisogno di dover fare sensazionalismo
Purtroppo, si è scoperto che il 48% delle specie studiate vedeva le proprie popolazioni retrocedere, mentre meno del 3% registrava un qualsiasi tipo di aumento. Il coautore del rapporto, Daniel Pincheira-Donoso, ha dichiarato che i fatti duri e sconvolgenti che sono stati scoperti sulla fauna selvatica globale sono un “allarme drastico” per l’umanità affinché si dia una regolata collettiva.
Ha poi spiegato che si tratta di uno degli studi più ampi che siano stati condotti e che ha mostrato meglio l’ampiezza del problema rispetto a ricerche più piccole, anche se ogni pezzo ha evidenziato la stessa preoccupazione. Tra tutte le specie selvatiche globali prese in considerazione da questo studio, la conclusione è stata che gli anfibi stanno affrontando la minaccia maggiore a causa delle malattie e dei cambiamenti climatici. Allo stesso modo, mammiferi, uccelli e insetti non stanno certo vivendo i loro giorni migliori, dato che ognuno di essi sta affrontando un rapido declino. I pesci e i rettili sembrano essere le specie più protette da minacce nella lista (per ora), in quanto sono stati in grado di mantenere le loro popolazioni senza alcun cambiamento drastico in un senso o nell’altro.
Naturalmente, questo studio sulla fauna selvatica getta una luce dannosa su ciò che potrebbe accadere se non cambiamo la nostra mentalità quando si tratta di proteggere meglio la natura e le creature che condividono il pianeta con noi. Mentre negli ultimi mesi siamo stati in grado di indicare l’intelligenza artificiale e gli alieni come la ragione per cui la nostra specie potrebbe essere spazzata via, la causa potrebbe essere la nostra stessa negligenza. Se cancelliamo il pianeta che ci circonda, non lasciamo alcuna speranza per il nostro futuro, automi robotici compresi.