Il mercato degli smartwatch, e più in generale quello dei dispositivi smart indossabili, non se la sta passando molto bene — per usare un eufemismo. Per la seconda volta di fila, il settore ha registrato una contrazione (-1,5%). La fotografia generale è piuttosto grigia e l’unica eccezione significativa arriva dall’India, dove, nel corso dell’ultimo trimestre, il settore ha registrato una crescita del 121%.
Nel 2022 il mercato degli smartwatch era cresciuto complessivamente del 12%. Poi le cose sono cambiate molto: il potere d’acquisto dei consumatori sta diminuendo e né Apple né Samsung hanno presentato nuovi prodotti particolarmente innovativi rispetto a quanto già mostrato negli anni passati.
Forse anche per questo, ora i consumatori sembrano star premiando di più i dispositivi di fascia entry-level, cioè quelli sprovvisti di sistemi operativi autonomi e avanzati come watchOS (di Apple) e wearOS (di Google). Questi dispositivi in genere non consentono nemmeno di installare applicazioni di terze parti ed offrono un numero di funzionalità limitato.
Senza grosse sorprese, Apple continua a dominare il mercato grazie ad una quota del 26% — che è comunque in calo rispetto al primo trimestre del 2022, quando aveva il 32%. Per la prima volta in tre anni, le spedizioni degli Apple Watch sono crollate sotto quota 10 milioni di unità. Insomma, la Series 8 ha convinto fino ad un certo punto e anche l’Apple Watch Ultra sembra non aver fatto particolarmente breccia nel cuore dei consumatori.
Se al secondo posto vi aspettavate di trovare Samsung o Xiaomi, beh, siamo felici di sorprendervi: subito dopo Apple troviamo un brand indiano, che si chiama Fire-Boltt. Non vende i suoi prodotti in Italia, ma non ne ha nemmeno bisogno, considerato che in apertura abbiamo segnalato che il mercato indiano è l’unica a riportare una crescita a tre cifre.