Il mercato dei rimorchi e semirimorchi ha subito una pesante battuta d’arresto nel mese di aprile, registrando un crollo del 10,0% nei volumi immatricolati. Questo dato rappresenta un segnale negativo rispetto all’anno precedente e ridimensiona notevolmente le prospettive di crescita, considerando che le immatricolazioni attuali riflettono ordini acquisiti più di sei mesi fa, afferma Michele Mastagni, Coordinatore del Gruppo Rimorchi, Semirimorchi e Allestimenti di UNRAE.
In termini numerici, sono state immatricolate oltre 100 unità in meno rispetto allo stesso periodo del 2022. Per evitare un possibile scenario di forte depressione del mercato, Mastagni chiede che gli incentivi stanziati per l’anno in corso dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (MIT), pari a 25 milioni di euro, siano resi operativi al più presto. Di questi, 7,5 milioni sono dedicati ai veicoli trainati.
Sebbene le risorse destinate agli incentivi siano notevolmente inferiori rispetto ad altri Paesi europei, come la Germania che sta valutando un piano triennale di circa 230 milioni di euro, sono considerate fondamentali per il rinnovo del parco circolante italiano di rimorchi e semirimorchi, che attualmente ha un’età media di 17 anni.
La richiesta di sostegno mira a scongiurare una possibile crisi nel settore e a garantire la sopravvivenza delle imprese coinvolte. Gli incentivi potrebbero incentivare la domanda e stimolare la produzione di veicoli trainati, contribuendo così alla ripresa del mercato e alla modernizzazione del parco veicolare italiano.
La drastica diminuzione delle immatricolazioni nel settore dei rimorchi e semirimorchi rappresenta una preoccupazione per l’industria. L’attuazione degli incentivi previsti dal MIT è considerata una soluzione cruciale per contrastare la depressione del mercato e favorire l’aggiornamento dei veicoli utilizzati, consentendo al settore di riprendersi e progredire verso una maggiore efficienza e sostenibilità.