Lo scenario è questo: i topi stanno invadendo i campi di grano, divorando avidamente i semi e causando danni considerevoli alle colture. Questa situazione è stata una vera piaga per i coltivatori australiani (e non solo), con danni stimati fino a 1 miliardo di dollari, nel 2021. Ma ora, grazie alla ricerca condotta dall’equipe di scienziati, esisterebbe una soluzione efficace. La tecnica si basa sull’uso di olio di germe di grano diluito, che viene irrorato sulle colture durante e dopo la semina. I risultati sono stati sorprendenti: la perdita di semi è stata ridotta del 63% rispetto alle colture non trattate. Ma c’è di più: se la soluzione di olio di germe di grano viene spruzzata anche prima della semina, la perdita di semi si riduce ulteriormente del 74%.
Ma come funziona esattamente questa tecnica?
I topi sono animali intelligenti e selettivi quando si tratta di cercare il cibo. Sono in grado di annusare i semi nel terreno e scavare proprio dove si trovano. Ma, se tutto l’appezzamento di grano emana l’odore dei semi, i topi si confondono e iniziano a cercare altrove. La loro fame li spinge a cercare cibo facilmente reperibile; quindi, se il grano non emana più l’odore gratificante dei semi, i topi si concentrano su altre fonti di cibo.
Secondo il professor Peter Banks, uno dei ricercatori coinvolti nello studio, “abbiamo scoperto che potevamo ridurre i danni dei topi anche in condizioni di piaga nei campi causata dagli attacchi dei topi, semplicemente rendendo difficile per i topi trovare il cibo, mimetizzando l’odore dei semi. Poiché sono affamati, non possono passare tutto il tempo a cercare cibo difficile da trovare. Quando l’odore del seme è presente ovunque, andranno a cercare qualcos’altro invece di essere incoraggiati a scavare“. Questo metodo di “inganno” ai danni dei roditori potrebbe essere applicato anche ad altri sistemi di coltura in cui gli animali si basano sull’olfatto per trovare il cibo.
La tattica di manipolare l’odore potrebbe indebolire la capacità degli animali di ricerca e ridurre i danni alle colture. La cosa interessante di questa tecnica è che sembra durare fino alla germinazione dei semi, che è il periodo critico in cui il grano deve essere protetto. La maggior parte dei danni causati dai topi si verifica proprio durante le prime due settimane dopo la semina, e qui la mimetizzazione dell’odore sembra essere particolarmente efficace.
Evitare le perdite in modo sostenibile
Un’altra nota positiva è che i topi non possono sviluppare resistenza a questo metodo (i topi sono estremamente intelligenti, e alla fine trovano sempre il metodo per superare le barriere create dall’uomo), poiché si basa sull’odore stesso che i topi utilizzano per trovare i semi di grano. Quindi, non solo è una soluzione efficace, ma anche sostenibile e non tossica. L’olio di germe di grano è un sottoprodotto economico del processo di macinazione; quindi, rappresenta un’alternativa promettente ai pesticidi e alle esche.
La ricerca è stata condotta su un terreno agricolo a nord-ovest di Pleasant Hills, nel Nuovo Galles del Sud, dove sono state testate diverse soluzioni. I risultati sono stati molto positivi, con i campi trattati con l’olio di germe di grano che hanno subito danni significativamente inferiori rispetto ai campi non trattati o trattati con altre sostanze. Questa scoperta potrebbe davvero aiutare i coltivatori di grano in un momento critico.
Con l’aumento del numero di topi e la semina del grano in autunno, la protezione delle colture diventa essenziale per evitare ingenti perdite economiche. I ricercatori stanno continuando a studiare l’efficacia di diverse concentrazioni di olio di germe di grano e la frequenza con cui la soluzione deve essere spruzzata sulle colture per mantenere la sua efficacia nel tempo. Ciò potrebbe fornire ulteriori informazioni per ottimizzare questa tecnica e renderla ancora più efficiente. Un altro passo avanti verso un’agricoltura più resiliente e sostenibile.