Un quarto degli italiani presenta un microbiota intestinale impoverito a causa di una dieta scorretta, dello stress e di uno stile di vita sedentario. Questa è la conclusione degli esperti riuniti a Parma durante il ciclo di incontri ‘Let’s Talk About Food & Science’. Il microbiota intestinale, che influisce su molte funzioni e aspetti del nostro organismo, può essere mantenuto in salute e rallentare l’invecchiamento attraverso una dieta basata sulla pasta e il modello alimentare mediterraneo.
Il microbiota intestinale svolge un ruolo fondamentale nel metabolismo del cibo, nella sintesi di vitamine e nell’equilibrio del sistema immunitario. Inoltre, produce la serotonina, conosciuta come l’ormone della felicità, e influenza la regolazione del ciclo sonno-veglia e dell’umore. Con l’avanzare dell’età, la quantità e la varietà dei microbi diminuiscono, contribuendo alla condizione di infiammazione cronica di basso grado, nota come “inflammaging”, che caratterizza l’invecchiamento e influisce sulla salute fisica e mentale.
Una dieta sbagliata, lo stress e la mancanza di attività fisica possono indebolire il microbiota intestinale, alterando la sua biodiversità. Questa condizione colpisce il 25% della popolazione italiana e può portare a infiammazioni croniche e a diverse patologie metaboliche, come l’obesità, il diabete e le malattie cardiovascolari.
Gli esperti sottolineano l’importanza di una dieta varia che favorisca la crescita di batteri benefici nel microbiota intestinale. La dieta mediterranea, che include pasta, verdure, frutta, legumi e olio d’oliva, è stata dimostrata benefica per la composizione del microbiota intestinale e per la riduzione dello stato infiammatorio.
La pasta, in particolare, favorisce la crescita dei batteri benefici del microbiota, soprattutto se consumata al dente. Le fibre solubili e insolubili presenti nella pasta e nelle verdure stimolano la produzione e l’espansione di batteri benefici. Altri alimenti, come frutti di bosco, agrumi, cavoli, broccoli, pomodori, olio d’oliva, noci, carciofi, asparagi, aglio, cipolla, legumi, pinoli, nocciole, spinaci e pesce azzurro, contribuiscono anche a contrastare l’infiammazione cronica.
Inoltre, la pasta consumata fredda durante l’estate può offrire ulteriori benefici al microbiota intestinale. L’amido resistente presente nella pasta, quando viene raffreddato, assume una struttura simile alle fibre, che i batteri utilizzano per produrre acidi grassi a catena corta che migliorano la permeabilità intestinale.
In conclusione, adottare una dieta basata sulla pasta e sul modello alimentare mediterraneo può favorire la salute del microbiota intestinale, rallentando così il processo di invecchiamento e promuovendo il benessere generale. È importante prestare attenzione alla propria alimentazione e adottare comportamenti sani per mantenere un microbiota equilibrato e funzionale.