Un gruppo di casi di vaiolo delle scimmie, nell’area di Chicago, fa temere una recrudescenza quest’estate, a pochi mesi dalla fine dell’emergenza sanitaria per l’epidemia (iniziata l’anno scorso). Il vaiolo delle scimmie (in inglese monkeypox, a volte abbreviato con la sigla MPX o MPOX) è una rara malattia infettiva virale, L’agente eziologico è il Monkeypox virus, presente per lo più in località remote di paesi tropicali dell’Africa centrale e occidentale, che può manifestarsi con una sintomatologia simile a quella del vaiolo. È una zoonosi (malattia trasmissibile dall’animale l’uomo) che ha fatto molto parlare di sé negli ultimi anni quando alcuni dati mostravano un incremento preoccupante dei casi negli esseri umani, soprattutto nella Repubblica Democratica del Congo e in misura minore nel Sudan. Nel 2003, sono stati riscontrati casi di vaiolo delle scimmie negli Stati Uniti, in persone che erano state a stretto contatto con cani delle praterie malati. Anche in altri luoghi del mondo si sono verificate epidemie sporadiche, come nella Repubblica Centrafricana nel 2016 e a Singapore nel maggio 2019. Ma è a partire dal maggio 2022 che la situazione ha preso una piega più allarmante. Il Regno Unito è stato colpito da un caso confermato di vaiolo delle scimmie, seguito da un numero sempre crescente di casi anche in altre nazioni, Italia compresa. Gli esperti dell’Organizzazione Mondiale della Sanità e del Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie hanno confermato oltre 200 casi in paesi non endemici, la maggior parte dei quali in Europa. La situazione era diventata così critica che il vaiolo delle scimmie è stato dichiarato un’emergenza sanitaria globale dal direttore dell’OMS, Tedros Ghebreyesus, nel luglio 2022. Questa decisione è stata presa per attirare l’attenzione internazionale e spingere all’azione. Tuttavia, solo il 11 maggio 2023, l’OMS ha finalmente dichiarato ufficialmente la fine dell’emergenza sanitaria globale.
Il “rischio” di una nuova ondata
Gli Stati Uniti hanno affrontato con successo l’epidemia di vaiolo lo scorso anno, ma sembra che il virus stia cercando di fare un ritorno. Funzionari dei Centri per il controllo e la prevenzione delle malattie (CDC) hanno avvertito che esiste un “rischio sostanziale” di una nuova ondata prevista per quest’estate. Quindi, cosa sta succedendo? Un dato preoccupante è che più della metà delle persone coinvolte nel focolaio di Chicago era stata vaccinata, sebbene con un solo dosaggio. Secondo gli esperti, molti potrebbero aver saltato la seconda dose necessaria per ottenere una piena protezione. Questo solleva dubbi sull’efficacia e la durata dei vaccini utilizzati durante l’epidemia dello scorso anno. Per combattere il vaiolo, sono stati utilizzati due vaccini, l’ACAM2000 e il Jynneos. Quest’ultimo è diventato il più comune perché si ritiene abbia meno effetti collaterali. Tuttavia, durante le prime fasi dell’epidemia, le scorte di Jynneos si sono esaurite, e molte persone hanno ricevuto solo una dose invece delle due necessarie. Questa differenza può avere un impatto significativo sull’efficacia del vaccino, specialmente tra le persone con un sistema immunitario debole. Gli esperti consigliano di seguire le raccomandazioni del CDC e di completare il ciclo di due dosi del vaccino contro il vaiolo, specialmente per coloro che sono a rischio o sono stati esposti al virus. È anche importante continuare ad adottare le misure di prevenzione già note: lavarsi le mani regolarmente, pulire i vestiti e la biancheria se si è stati infettati ed evitare situazioni ad alto rischio di contagio.