I disturbi temporomandibolari (TDM) stanno diventando sempre più comuni tra i bambini e gli adolescenti, secondo una recente revisione sistematica. Nonostante ciò, la prevalenza esatta dei TDM in questa fascia di età non è ancora ben conosciuta. La ricerca, condotta dal Dipartimento Multidisciplinare di Specialità Medico-Chirurgiche e Odontostomatologiche dell’Università della Campania di Napoli, in collaborazione con le Università di Roma Tor Vergata, Messina e Catania, è stata pubblicata sul Journal of Oral Rehabilitation.
Lo studio si è concentrato sull’analisi di diversi database di pubblicazioni scientifiche, tra cui PubMed, Web of Science e Lilacs, al fine di identificare gli articoli pertinenti. Sono stati selezionati 3 articoli su un totale di 40 individuati, coinvolgendo complessivamente 1.914 partecipanti, di cui 1.093 femmine e 821 maschi. Tra questi, il 38,4% è stato diagnosticato con TDM. In particolare, il 44,7% delle femmine e il 30% dei maschi presentavano disturbi temporomandibolari.
I disturbi temporomandibolari rappresentano un problema significativo per i giovani, causando dolore e disfunzione delle articolazioni temporomandibolari che possono persistere a lungo, diventando anche cronici. La letteratura scientifica riporta una prevalenza dei TDM tra i giovani che varia dal 4% al 68%. Tuttavia, il disturbo spesso non viene adeguatamente diagnosticato a causa della mancanza di una definizione univoca e condivisa dei TDM.
Gli autori della revisione sistematica hanno concluso che i disturbi temporomandibolari colpiscono i giovani con una frequenza compresa tra il 20% e il 60%. Inoltre, sembra che le femmine siano più suscettibili rispetto ai maschi, possibilmente a causa di fattori ormonali o altre differenze fisiologiche. Tuttavia, ulteriori ricerche sono necessarie per approfondire la comprensione di questi disturbi e sviluppare criteri diagnostici più precisi e adattati alla popolazione pediatrica.
È importante notare che spesso i sintomi dei disturbi temporomandibolari possono essere trascurati dai bambini stessi, dai pediatri e dagli odontoiatri, poiché non sempre sono facilmente riconducibili all’articolazione temporomandibolare. Pertanto, è fondamentale sensibilizzare i professionisti della salute e migliorare la consapevolezza sui TDM nei giovani al fine di garantire una diagnosi precoce e un trattamento adeguato.