La Corea del Nord si sta preparando a lanciare un satellite e il mondo osserva con qualche preoccupazione perchè la notizia arriva mentre Kim Jong Un è stato visto ispezionare la produzione di satelliti di ricognizione militare del Paese presso la National Aerospace Development Administration, il 16 maggio. La visita suggerisce che il controverso governo potrebbe presto lanciare il suo primo razzo spaziale dopo circa sette anni. Secondo Bloomberg, il dispositivo è progettato per monitorare le forze statunitensi e i loro alleati in Asia. Durante la sua visita, Kim ha dichiarato che il satellite spia della Corea del Nord è una risposta all'”escalation di azioni conflittuali” da parte degli “imperialisti statunitensi e dei cattivi fantocci sudcoreani”. Non è stata fornita alcuna data per il lancio. Ma, secondo gli analisti, il Paese potrebbe pianificare di mettere in difficoltà la Corea del Sud prima del lancio del razzo spaziale Nuri, previsto per il 24 maggio. La visita di Kim Jong Un alla struttura satellitare segna la sua prima uscita pubblica in 28 giorni. Era accompagnato dalla figlia Ju Ae, che quest’anno ha partecipato a diversi eventi con il padre. La sua apparizione coincide con l’imminente raduno dei leader dei Paesi del G7 nella città giapponese di Hiroshima; tra l’altro, si prevede che il vertice del G7 affronterà diversi argomenti, tra cui i problemi di sicurezza sollevati dalla Corea del Nord.
Una nuova rampa di lancio e satelliti per “osservare la Terra”
Le immagini della stazione di lancio satellitare di Sohae della Corea del Nord indicano che la costruzione di diverse strutture sta avanzando rapidamente, compreso lo sviluppo di una nuova rampa di lancio. L’ultimo lancio di razzi spaziali del Paese risale al febbraio 2016, quando Kim Jong Un ha dichiarato di aver messo in orbita con successo un satellite per l’osservazione della Terra. Tuttavia, molti analisti che monitorano la Corea del Nord sono scettici sull’accuratezza di queste dichiarazioni e sospettano che il satellite non abbia mai raggiunto l’orbita. I satelliti spia fanno parte di una serie di sistemi d’arma avanzati che Kim Jong Un ha promesso di sviluppare, tra cui missili balistici intercontinentali a combustibile solido, sottomarini a propulsione nucleare, missili ipersonici e missili a più testate.
Mentre il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite ha proibito al Paese di condurre test di missili balistici, la Corea del Nord afferma di avere il diritto di portare avanti un programma spaziale civile per il lancio di satelliti. Gli Stati Uniti e i loro alleati hanno espresso il timore che la tecnologia sviluppata per il programma spaziale possa essere utilizzata per migliorare le capacità dei missili balistici. In passato i lanci spaziali nordcoreani erano visti come test di missili balistici intercontinentali (ICBM) mascherati. Tuttavia, questo non è più il caso a causa dei frequenti test di missili di classe ICBM effettuati dal Paese. David Schmerler, ricercatore associato presso il James Martin Center for Nonproliferation Studies, ha affermato che il Paese ha fatto molti progressi dall’ultimo tentativo di lancio spaziale. “Il nuovo lanciatore spaziale incorporerà gli sviluppi accumulati finora e sarebbe logico che il nuovo sistema fosse più avanzato“, ha detto Schmerler. Se la Corea del Nord riuscisse a lanciare un satellite, si aggiungerebbe alle preoccupazioni per la sicurezza che sono aumentate negli ultimi anni, quando Kim Jong Un ha testato nuove armi per attacchi nucleari. I satelliti spia della Corea del Nord potrebbero consentire alla nazione di utilizzare una forza militare preventiva, che potrebbe minacciare significativamente la pace e la stabilità regionale. Se il Paese procederà al lancio utilizzando la tecnologia dei missili balistici, anche sotto il nome di satellite, violerà le risoluzioni delle Nazioni Unite.