Grazie alle emissioni radio, è stato possibile individuare le origini di una supernova, rappresentando un importante traguardo nello studio di questi fenomeni cosmici ad alta energia e contribuendo alla comprensione dell’espansione dell’universo. Uno studio condotto dall’Università di Stoccolma e pubblicato su Nature ha identificato per la prima volta l’origine di una supernova di tipo Ia tramite onde radio, rivelando che la stella nana bianca esplosa era accompagnata da una compagna ricca di elio.

Le supernove sono fenomeni estremamente energetici che si verificano quando una stella giunge al termine della sua vita, consumando tutto il suo combustibile nucleare prima di innescare una reazione che porta a una violenta esplosione. Le supernove, in particolare quelle di tipo Ia, sono di particolare interesse per gli astronomi in quanto consumano tipicamente tutta la materia stellare e rappresentano tra i fenomeni più energetici dell’universo. Per questo motivo, gli scienziati le utilizzano come “campioni” per misurare l’espansione dell’universo. Tuttavia, l’origine di queste esplosioni così potenti rimane in parte un mistero. Sebbene sia stato dimostrato che l’esplosione è causata da una stella nana bianca compatta, il processo esatto che innescala il fenomeno non è ancora completamente compreso.

Il nuovo studio offre uno sguardo innovativo sulle supernove di tipo Ia attraverso l’osservazione delle emissioni radio. La supernova in questione è chiamata SN 2020eyj ed è stata scoperta dallo strumento Zwicky Transient Facility sul monte Palomar. Queste osservazioni hanno permesso al team di ricerca di determinare che la stella compagna della supernova era ricca di elio e che aveva assimilato una grande quantità di materiale poco prima dell’esplosione della nana bianca. Questi dati sono stati poi confermati dagli spettri ottenuti con il grande telescopio Keck alle Hawaii, che hanno rivelato la presenza di materiale insolito dominato dall’elio attorno alla stella esplosa.

È stato possibile rilevare le caratteristiche di una forte interazione con il materiale della stella compagna anche tramite le emissioni radio. Questo è il primo rilevamento radio di una supernova di tipo Ia, qualcosa che gli astronomi hanno cercato di fare per decenni.

Erik Kool, ricercatore post-dottorato al Dipartimento di Astronomia dell’Università di Stoccolma e autore principale dello studio

Si tratta chiaramente di una supernova di tipo Ia molto insolita. Tuttavia, rimane collegata a quelle utilizzate per misurare l’espansione dell’universo.

Joel Johansson del Dipartimento di Fisica dell’Università di Stoccolma, co-autore dello studio

La scoperta delle origini radio di una supernova apre nuove prospettive nella comprensione di questi eventi cosmici e potrebbe contribuire ad ulteriori ricerche sull’espansione dell’universo.