Juno: la missione spaziale è in prossimità della luna vulcanica Io
Juno si è avvicinata a Io a un'altitudine di 35,5mila chilometri, per poi proseguire verso Giove.

La missione spaziale Juno, lanciata nel 2011, si avvicina sempre di più alla luna vulcanica Io dopo aver percorso oltre 820 milioni di chilometri e completato 50 sorvoli di Giove. L’obiettivo principale della sonda è lo studio del campo magnetico del gigante gassoso, ma ha anche raccolto dati su tre delle quattro lune galileiane: la glaciala Europa, la glaciala Ganimede e la focosa Io. Juno si è avvicinata a Io a un’altitudine di 35,5mila chilometri, per poi proseguire verso Giove.
Io è il corpo celeste più vulcanico che conosciamo nel nostro Sistema Solare. Attraverso gli osservazioni effettuate durante i vari flyby, abbiamo notato come i vulcani su Io variano nel tempo: eruttano frequentemente, sono luminosi e caldi, ci sono vulcani singoli e collegati, e la forma del flusso di lava cambia continuamente. Stiamo entrando in una fase straordinaria della missione Juno. Questo cinquantesimo primo sorvolo offrirà uno sguardo ravvicinato a questa luna tormentata. Inoltre, a febbraio dell’anno prossimo, voleremo a soli 1,5mila chilometri dalla sua superficie. Tutti questi sorvoli offrono viste spettacolari dell’attività vulcanica di questa incredibile luna, e i dati che otterremo potrebbero essere sorprendenti.
Scott Bolton, ricercatore principale di Juno al Southwest Research Institute di San Antonio, in Texas
Pur essendo poco più grande della Luna terrestre, Io è un mondo tormentato. L’attrazione gravitazionale dei due corpi celesti più grandi del Sistema Solare, Giove e Ganimede, così come di Europa, provoca continui fenomeni di compressione e dilatazione sulla superficie di Io. A ciò si aggiungono i fenomeni collegati alle eruzioni dei suoi numerosi vulcani.
Sebbene Juno sia progettata per studiare Giove, i suoi strumenti, tra cui lo spettrometro a infrarossi Jiram (Jovian InfraRed Auroral Mapper), sviluppato con il sostegno dell’Agenzia Spaziale Italiana, forniscono informazioni sulle interazioni tra le eruzioni di Io e la potente magnetosfera e le aurore del pianeta.


