Il nostro cervello è un organo straordinario che ci aiuta a comprendere e navigare il mondo che ci circonda. Tuttavia, a volte può sembrare che ci stia ingannando, costruendo una versione semplificata della realtà per aiutarci a gestire la complessità delle informazioni che riceviamo dai nostri sensi. In realtà, questo processo di semplificazione è un meccanismo di difesa fondamentale che ci aiuta a evitare di essere sopraffatti dalle informazioni. Il nostro cervello prende scorciatoie e fa ipotesi basate sulle nostre esperienze passate per costruire rapidamente una comprensione del mondo che ci circonda. Questo processo può talvolta portare a errori di percezione o a pregiudizi cognitivi, ma in generale ci aiuta a funzionare in modo efficiente in un mondo complesso e in continua evoluzione. In uno studio recente, gli scienziati hanno scoperto che il nostro cervello tiene traccia degli stimoli passati e che questo influisce sulla nostra percezione attuale. Hanno anche scoperto che questo processo non dipende sempre dal compito che stiamo svolgendo: la dipendenza seriale – il pregiudizio che fa apparire uno stimolo attuale più simile a uno precedente – è onnipresente nella visione. Lo ha scoperto una ricerca italiana della Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati di Trieste.
Studio conferma: il nostro cervello compone le immagini sulle esperienze passate
Uno studio rivela che il cervello codifica le informazioni passate in modo da influenzare la nostra percezione attuale per semplificare la realtà