L’inquinamento da microplastiche (MP) è una preoccupazione crescente per l’ambiente. Queste piccole particelle di plastica sono state trovate in tutto il mondo, anche nei poli terrestri, dimostrando la minaccia che rappresentano per il nostro pianeta. Mentre gli oceani sono spesso al centro dell’attenzione, ci sono ancora poche informazioni sull’inquinamento da MP nelle acque dolci dei poli terrestri.
Questo studio del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Istituto di Scienze polari del Cnr a Messina), pubblicato sulla rivista Science of the Total Environment, è il primo relativo alle acque dolci delle zone piu’ fredde del pianeta, particolarmente sensibili al cambiamento climatico. Nell’articolo vengono esaminate le conoscenze attuali sull’inquinamento da MP nelle acque dolci dell’Artico, dell’Antartide e Tibet e se ne valutano le implicazioni ecologiche. La ricerca mostra che le MP sono presenti in laghi, fiumi, neve e ghiacciai, nelle acque dolci di queste aree remote. Gli scienziati, per condurre la ricerca, si sono chiesti come le microplastiche possano essere arrivate in questi luoghi: hanno preso in considerazione tre ambienti molto distanti tra loro, ma accomunati dalla presenza di microplastiche nei laghi, nei fiumi, nei ghiacciai e nella neve: “Con ogni probabilità’ le mp sono state trasportate in queste zone dagli uccelli e dal vento, o accumulate in conseguenza di attività’ antropiche, come il turismo e le attività’ di ricerca svolte nelle basi“, osserva uno degli autori della ricerca, Maurizio Azzaro, dell’Istituto di Scienze polari del Cnr a Messina, secondo l’Ansa.
Implicazioni ecologiche
L’inquinamento da microplastica rappresenta una minaccia per la fauna dei poli terrestri. Gli animali possono ingerire le microplastiche, causando danni fisici al loro apparato digerente e potenziali effetti a cascata sulle catene alimentari. Inoltre, le mp possono alterare le comunità microbiche, fornendo una superficie su cui i microbi possono crescere e svilupparsi. Influenzano quindi il delicato equilibrio degli ecosistemi acquatici delle regioni polari. È anche importante notare che le microplastiche intrappolate nei ghiacciai possono accelerare la fusione del ghiaccio stesso. I ricercatori sottolineano anche che i risultati della loro ricerca suggeriscono che anche i metalli pesanti (quali rame, piombo e nichel) tendono a legarsi alle microplastiche in acqua, rappresentando un ulteriore problema ambientale.