Secondo quanto riportato da The Guardian, l’autorevole quotidiano The Irish Times, che ha 150 anni di storia, si è appena scusato per aver pubblicato per errore un articolo bufala generato dall’IA – a firma di un “giornalista” che non esiste in carne ed ossa – nella sua sezione Opinioni. In una dichiarazione pubblicata domenica, il direttore Ruadhán Mac Cormaic si è scusato per l’incidente, che ha descritto come un “inganno deliberato e coordinato“. “È stata una violazione della fiducia tra l’Irish Times e i suoi lettori, e siamo sinceramente dispiaciuti”, si legge nella dichiarazione. “L’incidente ha evidenziato una lacuna nelle nostre procedure di pre-pubblicazione. Dobbiamo renderle più solide e lo faremo”. Il pezzo, pubblicato con il titolo: L’ossessione delle donne irlandesi per l’abbronzatura finta è problematica” iniziava con questo incipit: “Care donne irlandesi, dobbiamo parlare di abbronzatura finta“. – l’obiettivo dell’articolo era quello dell’appropriazione culturale e dell’etica della finta abbronzatura attraverso la presunta lente di un immigrato latino cresciuto a Guayaquil, in Ecuador – è stato, secondo quanto riportato, il secondo articolo più letto mai pubblicato dal giornale e ha scatenato discussioni online e alla radio.
“Alcune persone mi hanno definito un troll dell’alt-right”, ha dichiarato al Guardian l’autore della bufala non identificato, che si è descritto come uno studente universitario non binario – e che sostiene anche di venire dall’Irlanda e non dall’Ecuador.
Lo studente senza nome ha aggiunto di aver usato ChatGPT di OpenAI per generare circa l’80% dell’articolo, mentre ha usato DALL-E 2 text-to-image di OpenAI per creare un’immagine di quella che riteneva essere una rappresentazione accurata di un giornalista: “donna, sovrappeso, capelli blu, abbigliamento business casual, espressione compiaciuta”. L’autore misterioso ha usato questo profilo anche per creare un account Twitter con il quale ha lanciato un ‘invettiva contro il giornale stesso:
https://t.co/UHYCk0lHOe@IrishTimes genuinely sad that a once respectable news source has degraded themselves with such divisive tripe in order to generate clicks and traffic for their website. You need a better screening process than a believable gmail address #buyapaper 🤡
gg— Adriana Acosta-Cortez (@ecuadorian_adri) May 12, 2023
La finta Adriana Costa-Cortez scrive: È davvero triste che una fonte di notizie un tempo rispettabile si sia degradata con una tale idiozia divisiva al fine di generare click e traffico per il proprio sito web. Avete bisogno di un processo di selezione migliore di un indirizzo gmail credibile. Il tweet includeva un link a un articolo dell’Irish Times di gennaio sull’infiltrazione dei robot nei media. Il giornale ha cancellato il pezzo d’opinione nel giro di poche ore e ha avviato una revisione.
Queste alcune delle dichiarazioni che il Direttore del giornale ha rilasciato nel suo editoriale: «Come in ogni operazione giornalistica 24/7, alcuni giorni facciamo meglio di altri. Ma giovedì scorso abbiamo sbagliato di brutto. Quel giorno abbiamo pubblicato online un articolo di opinione dal titolo “L’ossessione delle donne irlandesi per l’abbronzatura finta è problematica”, scritto da una persona che si spacciava per una giovane donna immigrata in Irlanda. L’articolo riproponeva un argomento già affrontato in altri Paesi, ma riferito al contesto irlandese. Nel corso di diversi giorni, l’autrice si è confrontata con la redazione competente, accogliendo suggerimenti di modifica, offrendo aneddoti personali e fornendo link a ricerche pertinenti. Tutto questo è stato fatto in buona fede e l’articolo è stato pubblicato online giovedì mattina. Meno di 24 ore dopo la pubblicazione, l’Irish Times si è accorto che la rubrica poteva non essere autentica. Questo ci ha spinto a rimuoverlo dal sito e ad avviare una revisione, che è in corso. Sembra che l’articolo e la foto di accompagnamento siano stati prodotti, almeno in parte, con la tecnologia dell’intelligenza artificiale generativa. Si trattava di una bufala; la persona con cui eravamo in contatto non era quella che diceva di essere. Siamo stati vittime di un inganno deliberato e coordinato. Non lo prendiamo alla leggera. È stata una violazione della fiducia tra l’Irish Times e i suoi lettori e siamo sinceramente dispiaciuti. L’incidente ha evidenziato una lacuna nelle nostre procedure di pre-pubblicazione. Dobbiamo renderle più solide e lo faremo. Ha anche sottolineato una delle sfide poste dall’IA generativa alle organizzazioni giornalistiche. Nel frattempo, l’Irish Times continuerà a dare spazio a nuovi scrittori, non ultimi quelli provenienti da comunità sottorappresentate, e a offrire a voi, i nostri lettori, il giornalismo di alta qualità che vi aspettate.»