L’Università della British Columbia ha appena annunciato che gli scienziati hanno scoperto 62 nuove lune in orbita attorno al sesto pianeta. La scoperta significa che Saturno è ora al primo posto tra i pianeti con il maggior numero di lune nella Via Lattea. Il precedente detentore del titolo di “più lune” era Giove, con 95 lune riconosciute. Grazie a un team internazionale di astronomi, ora sappiamo che Saturno ha un totale di 145 lune, il che lo rende non solo il pianeta più lunare del nostro sistema solare, ma anche il primo a battere il record che va oltre le 100 lune. Il dottor Edward Ashton, l’astronomo responsabile dell’avvio del progetto di ricerca, ha paragonato il rilevamento delle lune di Saturno al gioco di unire i puntini da bambino. “Tracciare queste lune mi fa ricordare il gioco dei bambini “Unisci i puntini”, perché dobbiamo collegare le varie apparizioni di queste lune nei nostri dati con un’orbita realizzabile”, ha detto Ashton, prima di aggiungere che tracciare le lune è come avere 100 immagini separate sulla stessa pagina e non sapere quali puntini si collegano a quale immagine”. Negli ultimi 20 anni, gli astronomi hanno ripetutamente controllato i dintorni di Saturno alla ricerca di lune, aumentando la sensibilità delle loro ricerche man mano che progredivano. Per questo nuovo studio, il gruppo del dottor Ashton ha utilizzato la tecnica “shift and stack” (spostamento e impilamento) per trovare le lune più piccole incastrate nell’orbita di Saturno. Il metodo “shift and stack” era già stato usato in precedenza per cercare lune intorno a Nettuno e Urano, ma Ashton e collaboratori sono stati i primi ad applicarlo a Saturno.

A caccia di lune: la tecnica dello shift and stack

Saturn and its army of moons 🪐❗Saturn has 83 natural satellites that vary in size, shape, and composition.⌛ It takes some of them half an Earth day to complete the orbit around Saturn, while others take about four Earth years to travel once around the planet.24 of Saturn's moons are regular satellites, including 7 major satellites. They have prograde orbits not greatly inclined to Saturn's equatorial plane.The remaining 59 are irregular satellites, whose orbits are much farther from #Saturn and have high inclinations. They have been classified by their orbital characteristics into the Inuit, Norse, and Gallic groups. *Note that the size of the moons relative to Saturn is not to scale.#space #naturalsatellites

Posted by Star Walk on Thursday, October 27, 2022

La tecnica consiste nello spostare le immagini in sequenza alla velocità con cui la luna si muove nel cielo. Questo spostamento determina un aumento del segnale della luna quando i dati vengono combinati, il che a sua volta permette alle lune, troppo deboli per essere viste in una singola immagine, di diventare visibili una volta che le immagini vengono impilate. Sebbene molte delle 63 nuove lune siano state scoperte nel 2019, quando Ashton era uno studente dell’UBC, il solo fatto di sapere che esistevano non forniva all’astronomo dati sufficienti per determinare se si trattasse di una luna anziché, ad esempio, di un asteroide che passava vicino a Saturno al momento della raccolta delle immagini. Per identificare e definire un oggetto celeste come luna, è necessario seguirlo per diversi anni per assicurarsi che orbiti costantemente attorno al pianeta vicino al quale è stato trovato. Il team ha spostato e impilato le immagini scattate durante raffiche di tre ore, consentendo di rilevare lune piccole fino a 2,5 chilometri in orbita attorno a Saturno. Una volta che il dottor Ashton ha confrontato diligentemente gli oggetti rilevati in diverse notti nel corso di due anni, il suo team è stato in grado di tracciare e confermare 63 lune mai scoperte prima in orbita intorno a Saturno. Tutte le nuove lune in orbita attorno al Pianeta rientrano nella categoria delle lune irregolari. Le lune irregolari sono caratterizzate da un’orbita più ampia e più inclinata rispetto a quella di una luna regolare e di solito sono ellittiche (per questo l’orbita in questione viene definita “retrograda”). Le lune irregolari tendono a raggrupparsi in ammassi orbitali a seconda dell’inclinazione della loro orbita. I ricercatori pensano che i gruppi siano il risultato di collisioni, dove le lune attuali di un gruppo sono i resti di una o più collisioni sulle lune originariamente catturate. Una migliore comprensione della distribuzione orbitale fornisce quindi una visione della storia collisionale del sistema lunare irregolare di Saturno. “Man mano che ci si spinge al limite dei telescopi moderni, troviamo prove sempre più evidenti che una luna di dimensioni moderate che orbita al contrario intorno a Saturno è stata fatta a pezzi qualcosa come 100 milioni di anni fa“, dice il dottor Gladman. Sulla base dei loro studi passati su queste lune, il team ha suggerito che il gran numero di piccole lune in orbita retrograda è il risultato di una rottura relativamente recente (in termini astronomici, negli ultimi 100 milioni di anni) di una luna irregolare di dimensioni moderate ora spezzata nei numerosi frammenti che la compongono.