Le razze canine sono un tesoro per i ricercatori interessati ai rapidi cambiamenti all’interno di una specie. Gli scienziati sono da tempo curiosi di conoscere i fattori che influenzano le dimensioni del cervello, poiché il cervello umano è insolitamente grande rispetto alle dimensioni del corpo. Il confronto tra le varie razze di cani può aiutare a rispondere ad alcune domande. Le razze canine moderne hanno un cervello di dimensioni relativamente maggiori rispetto a quelle antiche, secondo le scoperte di ricercatori ungheresi e svedesi. L’aumento delle dimensioni del cervello non può essere attribuito ai ruoli o alle caratteristiche della storia della vita delle razze, suggerendo che è probabilmente influenzato dall’urbanizzazione e da un ambiente sociale più complesso.
László Zsolt Garamszegi, biologo evoluzionista del Centro di ricerca ecologica in Ungheria, ha scoperto che il cervello degli animali domestici può essere fino al 20% più piccolo di quello dei loro antenati selvatici. La ragione è che, probabilmente, la vita delle specie domestiche è più semplice rispetto a quella delle loro controparti selvatiche. Nell’ambiente sicuro fornito dagli esseri umani, non c’è bisogno di temere gli attacchi dei predatori o di andare a caccia di cibo. Non c’è quindi bisogno di sostenere un cervello di grandi dimensioni, costoso dal punto di vista energetico, e l’energia liberata può essere indirizzata verso altri scopi, come la produzione di più prole. Niclas Kolm, dell’Università di Stoccolma, si occupa dell’evoluzione del cervello e del legame tra la variazione della morfologia cerebrale e il comportamento. “Diverse razze di cani vivono in diversi livelli di complessità sociale e svolgono compiti complessi, che probabilmente richiedono una maggiore capacità cerebrale. Pertanto, ipotizziamo che le pressioni selettive sul cervello possano variare all’interno della specie canina e che si possano riscontrare differenze nelle dimensioni del cervello tra le razze in base ai compiti che svolgono o alla loro distanza genetica dai lupi”.
Uno studio di diversi decenni
Il primo studio completo sulle dimensioni del cervello di diverse razze di cani ha richiesto diversi decenni per la sua preparazione. Tibor Csörgő, ricercatore senior presso il Dipartimento di Anatomia, Cellula e Biologia dello Sviluppo dell’Università Eötvös Loránd (ELTE), ha raccolto crani per anni. Le scansioni TC dei crani sono state eseguite dalla Medicopus Nonprofit Ltd. di Kaposvár. Sulla base delle immagini TAC, il veterinario Kálmán Czeibert ha ricostruito i cervelli e ne ha determinato il volume esatto. Questa preziosa raccolta è stata completata dalla Banca dei tessuti e dei cervelli canini, gestita dall’ELTE. Secondo i risultati, le razze canine moderne, come il Border Collie o il Pastore Tedesco, che sono state selezionate per compiti come il lavoro di pastore o la protezione della casa, hanno un cervello più grande rispetto alle razze antiche come il Bassotto o il Bichon Frisé. I ricercatori hanno anche escluso che le differenze nelle dimensioni del cervello siano dovute alle caratteristiche della storia della vita delle razze, come la durata delle cure parentali della prole o l’aspettativa di vita, poiché questi fattori non mostravano una correlazione significativa con le dimensioni del cervello. Invece, l’urbanizzazione e l’ambiente sociale sembrano essere i principali fattori che influenzano le dimensioni del cervello nei cani. Le razze canine che vivono in ambienti urbani o che sono state selezionate per compiti sociali complessi, come l’assistenza alla persona, sembrano avere un cervello più grande rispetto alle razze che vivono in ambienti rurali o che sono state selezionate per compiti meno sociali, come la caccia. Ciò suggerisce che l’interazione con gli esseri umani e la complessità sociale hanno un impatto significativo sull’evoluzione del cervello nei cani, come avviene anche per l’evoluzione del cervello umano. Questi risultati potrebbero avere importanti implicazioni per la selezione e l’allevamento delle razze canine, oltre che per la comprensione dell’evoluzione delle dimensioni del cervello nei mammiferi.