Un nuovo studio condotto dalla University of Colorado a Boulder ha svelato il segreto dell’età degli anelli di Saturno: sono incredibilmente giovani, con una stima di soli 400 milioni di anni. Questa scoperta, pubblicata su Science Advances, smentisce le ipotesi precedenti e dimostra che gli anelli sono molto più recenti del pianeta stesso, che ha circa 4,5 miliardi di anni.
La ricerca si basa sull’analisi dei frammenti di micrometeoroidi che si depositano sui pezzi di ghiaccio degli anelli. Misurando la quantità di polvere accumulata su 163 grani analizzati dalla missione Cassini della NASA, gli scienziati hanno potuto stimare con precisione l’età degli anelli. Si prevede che fra altri cento milioni di anni, gli anelli potrebbero persino scomparire.
Lo studio si è concentrato sulla polvere spaziale, proveniente da comete, asteroidi o lune che si sono frantumate a causa della gravità di Saturno. Questa polvere si accumula sugli anelli nel corso del tempo, consentendo agli scienziati di datare l’origine degli anelli. Utilizzando lo strumento Cosmic Dust Analyzer a bordo della sonda Cassini, gli esperti hanno analizzato 163 granelli di polvere esterna a Saturno e calcolato la quantità di tempo necessaria per accumularli. Ciò ha permesso di concludere che gli anelli di Saturno hanno iniziato ad accumulare polvere solo da qualche centinaio di milioni di anni.
Nonostante questa importante scoperta sull’età degli anelli, resta ancora un mistero la loro origine. Gli scienziati hanno ipotizzato diverse teorie nel corso dei secoli, ma la formazione degli anelli di Saturno rimane un interrogativo affascinante. Osservati per la prima volta da Galileo nel 1610, gli anelli di Saturno sono composti da innumerevoli pezzi di ghiaccio e hanno una straordinaria pulizia e luminosità. Alcuni scienziati ipotizzano che gli anelli si siano formati quando la gravità del pianeta ha disintegrato una delle sue lune.
Tuttavia, nonostante gli anelli di Saturno siano giovani e dinamici, è probabile che il loro destino sia segnato. Studi precedenti suggeriscono che il ghiaccio degli anelli stia diminuendo gradualmente e si prevede che fra 100 milioni di anni potrebbero scomparire del tutto. Questo rende ancora più affascinante la loro esistenza attuale e spinge gli scienziati a cercare di comprendere l’origine di queste caratteristiche effimere. La missione Cassini ha fornito dati preziosi per comprendere gli anelli di Saturno, ma la prossima missione Europa Clipper della NASA, prevista per il 2024, sarà dotata di strumenti più sofisticati per continuare a studiare gli anelli e raccogliere informazioni dettagliate sulla loro composizione.