Cisco, una delle principali aziende nel settore delle tecnologie dell’informazione, ha recentemente proposto cinque regole fondamentali per rendere gli edifici delle nostre città più sostenibili. Queste regole evidenziano l’importanza di gestire l’energia attraverso l’utilizzo delle reti e delle soluzioni digitali. Ridurre l’impronta di CO2 comporta benefici non solo per l’ambiente, ma anche per i costi e la gestione degli edifici.
Attualmente, gli edifici sono responsabili di oltre il 30% delle emissioni totali di anidride carbonica, principalmente a causa del consumo energetico per l’illuminazione, il riscaldamento, la climatizzazione e l’alimentazione di dispositivi informatici. Questa cifra impressionante sottolinea l’enorme opportunità di decarbonizzazione che possiamo cogliere integrando diverse tecnologie, come l’intelligenza artificiale, l’Internet delle cose e i sistemi di gestione energetica.
Per avviare un percorso di innovazione sostenibile degli edifici, Cisco ha proposto le seguenti cinque regole:
1. Integrazione dei sistemi dell’edificio nella rete IT: questa sinergia consente di utilizzare i dati sulle prestazioni dell’edificio per regolare dinamicamente altri sistemi come il riscaldamento, la ventilazione, l’aria condizionata e l’illuminazione, trasformando gli edifici in “edifici intelligenti”.
2. Aggiornamento della rete alla tecnologia Power over Ethernet (PoE): questa tecnologia elimina le perdite energetiche associate alla conversione di corrente alternata in corrente continua. Inoltre, consente un controllo più preciso e può potenzialmente ridurre gli sprechi energetici del 30% – 50%.
3. Utilizzo di punti di accesso wireless e sensori IoT per monitorare l’occupazione degli spazi, la qualità dell’aria, la temperatura e l’umidità: queste informazioni consentono di regolare i sistemi per offrire un ambiente confortevole evitando sprechi energetici. Cisco ha ridotto l’impronta di CO2 legata ai consumi energetici dei suoi uffici del 30% negli ultimi cinque anni adottando tali misure.
4. Identificazione delle apparecchiature di rete che consumano maggiormente l’energia: l’implementazione di sensori permette di individuare gli sprechi e attuare strategie semplici ma efficaci, come spegnere o accendere i dispositivi in base al loro utilizzo. Queste azioni cumulative possono ridurre i consumi tra il 5% e il 15%.
5. Utilizzo delle tecnologie di collaborazione: l’adozione diffusa di soluzioni come le videoconferenze e i sistemi di connessione sicura può ridurre significativamente le emissioni associate ai viaggi e agli spostamenti. Convertendo virtualmente fino al 30% delle riunioni fuori sede, è possibile ridurre annualmente le emissioni di CO2 di 550.000 tonnellate in tutto il mondo.