La scienza non si ferma mai e ogni giorno ci offre nuove scoperte e speranze per combattere le malattie. In questo articolo vi presentiamo tre studi sul cancro che saranno presentati alla Digestive Disease Week® (DDW) 2023, il più grande evento mondiale dedicato alle malattie digestive. Il primo studio riguarda il tumore delle vie biliari, uno dei più letali e difficili da trattare. I ricercatori hanno creato dei mini-organi (organoidi) a partire dalle cellule tumorali dei pazienti, per testare in laboratorio quali farmaci chemioterapici sono più efficaci. Hanno poi confrontato i risultati con quelli ottenuti in topi e in pazienti reali, trovando una buona corrispondenza. Inoltre, hanno individuato delle firme genetiche che possono predire la risposta al trattamento. Questo approccio potrebbe ridurre la necessità di tentativi ed errori e personalizzare la terapia per ogni paziente.
Il secondo studio si occupa del cancro del colon-retto ad insorgenza precoce, cioè quello che colpisce le persone prima dei 50 anni. Questo tipo di cancro è in aumento e spesso non viene diagnosticato in tempo. I ricercatori hanno analizzato i dati di oltre 32 mila donne che hanno fatto almeno una colonscopia prima dei 50 anni. Hanno scoperto che l’uso regolare di aspirina e di altri farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS) era associato a un minor rischio di sviluppare adenomi precoci (cioè le lesioni che possono trasformarsi in tumori) con maggiore potenziale maligno, il principale precursore del CRC a insorgenza precoce. Questo suggerisce che tali farmaci potrebbero avere un ruolo preventivo nel cancro del colon-retto ad insorgenza precoce.
Il terzo studio ha esaminato le cause di morte dei pazienti operati per cancro del colon-retto tra il 2004 e il 2018 presso il Massachusetts General Hospital. Lo studio ha rilevato che i decessi per cancro del colon-retto sono gradualmente diminuiti nel tempo, grazie ai progressi nello screening e nella gestione della malattia. Al contrario, i decessi per altre cause, come altri tumori o malattie sistemiche, sono aumentati. Lo studio ha anche identificato i fattori che influenzano la probabilità di morire per cancro del colon-retto o per altre cause, come l’età, le comorbidità e lo stadio della malattia. Queste informazioni possono aiutare i medici a pianificare le cure più appropriate per i pazienti. Infatti, i ricercatori affermano che i loro risultati supportano l’idea che la recente modifica dell’età di screening per il CRC da 50 a 45 anni sia un passo nella giusta direzione per catturare e trattare la malattia nelle fasi iniziali. Questi studi dimostrano come la ricerca sul cancro sia sempre più avanzata e capace di offrire soluzioni innovative e personalizzate per i pazienti.