Scadenze fiscali: ecco quelle di maggio 2023

Maggio è un mese denso di scadenze fiscali: dall’invio della dichiarazione IVA 2023, al termine per la presentazione del modello IVA TR. Da oggi, inoltre, prende il via la Precompilata 2023: le dichiarazioni già compilate dall’Agenzia delle Entrate possono già essere consultate, mentre dal 11 maggio sarà possibile accettare, modificare e inviare il 730 e il modello Redditi.

La stagione dichiarativa si chiuderà il 2 ottobre per chi invia il 730 direttamente tramite l’applicazione web e il 30 novembre per chi utilizza il modello Redditi precompilato. Le dichiarazioni di quest’anno saranno ancora più semplici da utilizzare grazie alla possibilità di delegare una persona di fiducia sia online che in videocall. I dati trasmessi all’Agenzia supereranno quest’anno quota 1 miliardo e 300 milioni (+8% rispetto al 2022). Oltre un miliardo (l’80% del totale) riguarda le spese sanitarie. Seguono i premi assicurativi (99 milioni), le certificazioni uniche di lavoratori dipendenti e autonomi (73 milioni), i bonifici per ristrutturazioni (11 milioni), i dati relativi agli interessi passivi sui mutui (8,5 milioni) e le spese scolastiche (6,5 milioni).

A inizio mese, bisogna presentare la dichiarazione IVA 2023 relativa all’anno 2022, in via telematica. Sono coinvolti imprese, artigiani e commercianti, lavoratori autonomi e professionisti, titolari di partita IVA, società di persone e di capitali, istituti di credito e altri soggetti. Per la presentazione cartacea presso gli uffici postali della dichiarazione Modello Redditi per il 2023 di persone fisiche, la scadenza è il 30 giugno 2023. In caso di presentazione in via telematica, la scadenza è il 30 novembre 2023.

Entro il 16 maggio, va effettuato il versamento con il Modello F24 delle ritenute operate nel mese precedente da parte di intermediari immobiliari, nonché da quelli che gestiscono portali telematici, all’atto del riversamento ai proprietari dei canoni dei contratti di locazione breve incassati per il loro tramite. Va inoltre effettuato il pagamento in unica soluzione dell’imposta di bollo relativa agli atti, ai registri e ad altri documenti informatici fiscalmente rilevanti emessi o utilizzati nell’anno precedente (escluse le fatture elettroniche).

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