Lo studio presentato alla Digestive Disease Week® 2023 mostra che il microbioma intestinale cambia molto nel corso della giornata e delle stagioni, con alcuni batteri che hanno cicli di 24 ore e altri che seguono schemi annuali. Queste fluttuazioni potrebbero influenzare la salute e la malattia in modi ancora sconosciuti. I dati provengono dall’American Gut Project, il più grande progetto di citizen science sul microbioma. Lo studio fa luce sull’equilibrio in continua evoluzione dei batteri che costituiscono metà del corpo umano scoprendo che
L’equilibrio dei microbi nell’intestino umano varia in modo sostanziale dalla mattina alla sera e ancora di più in base alla stagione, con profonde fluttuazioni che trasformano completamente il microbioma dall’estate all’inverno, secondo uno studio che sarà presentato alla Digestive Disease Week® (DDW) 2023. “Le variazioni stagionali che vediamo in condizioni come le allergie o l’influenza si verificano in un contesto di microbiomi completamente diversi“, ha detto Carolina Dantas Machado, autrice principale dello studio e ricercatrice nel laboratorio di Amir Zarrinpar, MD, PhD, presso la University of California, San Diego. “Potremmo aver bisogno di capire come le stagioni influenzano la salute e la malattia nel contesto di un microbioma che è molto più variabile e dinamico di quanto abbiamo pensato in precedenza”. Per questo studio, i ricercatori hanno esaminato i dati di circa 20.000 campioni di feci raccolti dall’American Gut Project, il più grande progetto di citizen science sul microbioma, provenienti da Paesi di tutto il mondo tra il 2013 e il 2019. Analizzando l’ora, la data e il luogo di raccolta, i ricercatori hanno scoperto che quasi il 60% dei phyla – gruppi di batteri correlati – ha un ciclo di 24 ore distinto. Le fluttuazioni stagionali erano ancora più pronunciate, con alcuni tipi di batteri che seguivano uno dei due schemi distinti nel corso di un anno. Due esempi illustrano alcune delle numerose tendenze giornaliere e stagionali individuate: Il numero di organismi noti come Actinobacteriota fluttuava durante il giorno, con livelli più bassi nei campioni prelevati al mattino e livelli molto più elevati verso la fine della giornata. Nell’arco di un anno, i Proteobacteria scendono costantemente a livelli bassi in inverno e aumentano costantemente fino a raggiungere il picco in estate. Il dottor Zarrinpar e i suoi colleghi ritengono che la dieta e il sonno siano probabilmente fattori importanti nelle fluttuazioni giornaliere. “Si può immaginare che l’ambiente intestinale sia radicalmente diverso in termini di disponibilità di nutrienti, acqua e pH quando la persona dorme rispetto a quando fa colazione”, ha detto il dottor Zarrinpar. La variazione stagionale è più difficile da spiegare, ma i ricercatori stanno esplorando i dati in base alla latitudine e al clima, che potrebbero indicare se la luce e la temperatura svolgono un ruolo. Il polline e l’umidità sono tra le altre possibili influenze. I risultati sono importanti non solo per gli altri ricercatori che studiano il microbioma, ma anche per coloro la cui ricerca potrebbe essere influenzata dalla variazione del microbioma, come ad esempio gli studi sui farmaci, in cui il microbioma potrebbe avere un ruolo nella metabolizzazione dei medicinali. I ricercatori devono essere consapevoli che il momento della raccolta dei campioni di feci potrebbe influenzare i risultati della ricerca in modo inaspettato, soprattutto per gli studi più piccoli.