Il pianeta extrasolare Kelt-9 b, situato nella costellazione del Cigno a circa 670 anni luce dalla Terra, è tornato alla ribalta per una nuova scoperta riguardante la sua atmosfera. Questo mondo esotico, che orbita in un giorno e mezzo intorno alla stella Kelt-9, detiene il primato per le temperature roventi, con una media di 4000 °C.
Una nuova scoperta è stata effettuata grazie ad un team internazionale coordinato dal Dipartimento di Astronomia e Fisica Teoretica dell’Università di Lund in Svezia. Gli studiosi hanno utilizzato una metodologia chiamata spettroscopia di correlazione incrociata, applicandola con un nuovo approccio per rimuovere fattori di disturbo nei segnali. In questo modo, hanno scoperto la presenza di sette elementi chimici, tra cui il terbio, che arricchiscono la lista di quelli già individuati con una precedente ricerca.
La presenza del terbio nell’atmosfera di un Gioviano ultra-caldo come Kelt-9 b, già molto raro sulla Terra, è stata una grande sorpresa per gli scienziati. La scoperta di elementi pesanti nell’atmosfera di questi esopianeti riveste particolare importanza sia per comprendere i processi chimici e fisici che si svolgono su tali pianeti, sia per definire con più precisione il loro identikit. L’analisi dell’atmosfera di Kelt-9 b, infatti, può fornire dati importanti sulla sua età e processo di formazione. Gli studiosi sono convinti che una migliore conoscenza di questi mondi possa essere utile per poter trovare in futuro una ‘Terra 2.0’.
Per svolgere lo studio, sono stati utilizzati i dati degli spettrografi Harps-N e Carmenes, installati rispettivamente sul Telescopio Nazionale Galileo alle Canarie e presso l’Osservatorio di Calar Alto in Spagna. In tutto sono stati impiegati quattro dataset (due per strumento) per caratterizzare l’atmosfera di Kelt-9 b.
Kelt-9 b, che ha una massa pari a 2,8 volte quella di Giove, è stato classificato come Gioviano ultra-caldo (UhJ) e rappresenta uno dei mondi extrasolari più estremi mai osservati. La sua vicinanza alla stella Kelt-9, che è più grande e massiccia del Sole, lo rende un ambiente estremamente ostile alla vita così come la conosciamo.
Nonostante questo, l’esplorazione di mondi extrasolari come Kelt-9 b è fondamentale per comprendere meglio l’universo in cui viviamo e per cercare nuove forme di vita oltre la Terra. La scoperta del terbio nell’atmosfera di questo esopianeta rappresenta quindi un passo importante nella nostra conoscenza dell’universo e delle sue meraviglie.