Il Reddito di Cittadinanza sembra non riscuotere più lo stesso successo degli anni passati, come dimostrano i dati Inps. Nel primo trimestre del 2023 infatti, il numero di domande presentate è calato del 25% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

Secondo l’Osservatorio su Reddito e Pensione di Cittadinanza, nel primo trimestre del 2023 i nuclei percettori di almeno una mensilità di RdC/Pdc sono stati 1.238.019, coinvolgendo 2.643.516 persone. L’importo medio mensile dell’assegno è di 569,55 euro, mentre nel mese di marzo i nuclei beneficiari di RdC sono stati 902 mila (90%) e quelli di Pensione di Cittadinanza 103 mila (10%), per un totale di un milione di nuclei.

L’importo medio erogato nel mese di marzo è stato di 572 euro, con una differenza di 314 euro tra l’importo di RdC (604 euro) e quello di PdC (290 euro). Nel primo trimestre del 2023, sono stati revocati i benefici a circa 27 mila nuclei e il numero di nuclei decaduti dal diritto è stato di 111 mila.

Questi dati dimostrano una netta diminuzione delle richieste di Reddito di Cittadinanza, anche se l’importo medio erogato rimane ancora alto. C’è da considerare anche che, nonostante la diminuzione delle richieste, il numero di nuclei percettori rimane comunque molto alto, superando il milione. È possibile che il calo delle richieste sia dovuto ad una situazione economica più stabile o ad un miglioramento delle opportunità di lavoro, ma sono necessari ulteriori studi per comprendere il fenomeno in modo più completo.