Un recente rapporto di Legacoop e Ipsos, intitolato “FragilItalia – I giovani generazione Z e il lavoro”, ha esaminato il mondo dell’impiego per i ragazzi tra i 18 e i 24 anni in Italia, rilevando le loro prospettive sul lavoro e le loro priorità. Secondo i risultati del rapporto, i giovani considerano il lavoro una fonte di reddito e un’opportunità di crescita, preferiscono uno stipendio con una base fissa e una componente variabile legata ai risultati raggiunti e attribuiscono grande valore alla flessibilità di orario e alla disponibilità di tempo libero.
Inoltre, il rapporto indica che i giovani della Generazione Z vedono il lavoro come la sesta priorità nella scala dei valori che considerano importanti, preceduto da famiglia, amicizia, amore, divertimento e cultura. Allo stesso tempo, l’opportunità di unire lo studio con esperienze di lavoro è considerata uno dei fattori più importanti per ottenere un lavoro soddisfacente.
Il rapporto evidenzia anche che la disponibilità di tempo libero e la flessibilità dell’orario sono considerati fattori molto importanti per i giovani, insieme all’autonomia. Solo al quarto posto si colloca la stabilità del lavoro, mentre il trattamento economico si colloca al primo posto.
Il rapporto sottolinea che il mondo del lavoro sta subendo una trasformazione generalizzata e di lungo periodo, che è stata accelerata dalla pandemia e che presenta nuovi fenomeni. La mancanza di manodopera, ad esempio, è stata un’aggravante del rallentamento della crescita economica e rappresenta una minaccia per il futuro.
Simone Gamberini, presidente di Legacoop, ha dichiarato che questi mutamenti devono essere osservati mentre accadono, interpretati a partire dal punto di vista dei giovani e delle loro aspettative, speranze e comportamenti. Infatti, il lavoro non muta solo luoghi, tempi e modalità, ma il suo stesso senso.
Inoltre, il rapporto sottolinea la necessità di nuove politiche che tengano conto del mutamento in corso e delle aspettative dei giovani, al fine di creare nuove opportunità e promuovere la crescita economica. In un contesto in cui il Pil italiano è cresciuto dello 1,8% nel primo trimestre del 2023, diventa ancora più importante garantire che i giovani siano in grado di accedere a un lavoro soddisfacente che possa contribuire alla ripresa economica del Paese.