Telegram potrebbe presto sparire da tutti gli app store brasiliani, dopo che una corte federale ha ordinato il divieto temporaneo dell’app. Le autorità locali sostengono che l’azienda dietro all’applicazione di messaggistica fondata da Pavel Durov si sia rifiutata di collaborare nell’ambito di una delicata indagine su alcuni gruppi estremisti. Il Brasile ha messo nel mirino Telegram dopo una strage avvenuta lo scorso novembre –  si ritiene sia stata ispirata proprio da alcuni gruppi antisemiti attivi sull’app.

Il giudice Wellington Lopes da Silva ha ordinato a Google e Apple di rimuovere temporaneamente l’applicazione dai loro rispettivi store. Telegram avrebbe ripetutamente ignorato le richieste delle autorità brasiliane di condividere alcune informazioni sugli utenti affiliati a due gruppi neonazisti.

Telegram è anche stato condannato a pagare una multa di 200mila dollari al giorno, finché non darà alle autorità le informazioni richieste su tutti i membri di alcuni gruppi che si ritiene abbiano ispirato alcuni crimini violenti.

Stando al New York Times, i gruppi in questione sono stati ritrovati sullo smartphone di un adolescente accusato di essere il responsabile di due sparatorie di massa avvenute in altrettante scuole a novembre dell’anno scorso. Complessivamente, il ragazzo è accusato di aver ucciso tre persone e di averne ferite altre 13.

Le autorità sostengono che sui gruppi Telegram circolassero istruzioni su come produrre bombe artigianali, oltre che materiale di propaganda neonazista. “Il cosiddetto movimento antisemita è attivo in questa rete di gruppi nascosti sul web”, ha dichiarato il Ministro della Giustizia Flavio Dino. “Sappiamo che la violenza contro i nostri figli nasce in quei posti”.

Telegram avrebbe più volte tentato di spiegare alle autorità di non essere in grado di fornire le informazioni richieste. I due gruppi in questione – uno dei quali si chiamava Anti-Semitic Front – sono stati cancellati diversi mesi fa e Telegram, in linea con le sue policy sulla privacy, non ha conservato i dati degli utenti che ne facevano parte.