Fertilizzante: al via la costruzione di un nuovo impianto in Australia

Clough, una società australiana del Gruppo Webuild, in collaborazione con Saipem, ha recentemente ottenuto un contratto del valore di 2,56 miliardi di euro per la costruzione dell’Impianto Urea Ceres nella Western Australia. L’accordo è stato stipulato con Perdaman Chemicals and Fertilisers, e darà a Webuild l’opportunità di entrare nel segmento della produzione di urea, un prodotto di vitale importanza per la sicurezza alimentare. L’Impianto Urea Ceres sarà uno dei più grandi al mondo e impiegherà tecnologie all’avanguardia per produrre fertilizzante di alta qualità.

Pietro Salini, l’amministratore delegato di Webuild, si è detto molto soddisfatto dell’accordo stipulato con Perdaman Chemicals and Fertilisers. Salini ha dichiarato che questo contratto rappresenta una grande opportunità per Webuild di entrare in un nuovo segmento di mercato altamente promettente, quello della produzione di urea. Questo è un traguardo importante per il Gruppo, che si sta espandendo a livello globale e mira a diventare leader nel settore delle infrastrutture sostenibili.

Il contratto Clough-Saipem

Il contratto prevede l’ingegneria, il procurement, la costruzione, il pre-commissioning e il commissioning dell’impianto. L’Impianto Urea Ceres sarà situato nella penisola di Burrup, a circa 20 km a nord di Karratha, sulla costa della Western Australia. Si stima che la costruzione dell’impianto creerà in media 2.000 posti di lavoro. La joint venture Clough-Saipem integrerà l’impianto con la tecnologia all’avanguardia per la sintesi dell’ammoniaca SynCOR Ammonia™, della Topsoe, rendendo così Ceres il più grande impianto di ammoniaca al mondo su singola linea.

L’Impianto Urea Ceres sarà all’avanguardia in termini di efficienza energetica e riduzione delle emissioni. L’impianto sarà progettato per ridurre al minimo le emissioni industriali e il carbon footprint della produzione di fertilizzante. Perdaman Chemicals and Fertilisers e la joint venture hanno assunto l’impegno di rendere l’impianto net carbon zero entro il 2050 e stanno implementando le migliori best practices in termini di riduzione di gas serra, a conferma del proprio impegno per mitigare il cambiamento climatico.

Webuild sta consolidando la sua presenza in Australia, che rappresenta il secondo mercato più grande per il Gruppo dopo l’Italia. Il portafoglio lavori di Webuild ammonta a 12 miliardi di euro, includendo i contratti per cui ad oggi il Gruppo risulta preferred bidder e il backlog acquisito con Clough. Tra i progetti in corso ci sono la realizzazione di parte del progetto di mobilità sostenibile.

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