Grazie alla potenza dei raggi X e a un team di scienziati dell’Australian National University (ANU) e dell’Australian Museum Research Institute (AMRI), ora sappiamo di più sulle diete preistoriche. I ricercatori hanno utilizzato scansioni micro-CT per scrutare all’interno dei resti fossili dello stomaco di un piccolo rettile marino – un plesiosauro soprannominato “Eric” da una canzone del gruppo comico Monty Python – per determinare ciò che la creatura ha mangiato prima della sua morte. I ricercatori sono riusciti a trovare 17 vertebre di pesce precedentemente non descritte all’interno dell’intestino di Eric, confermando che la dieta del plesiosauro consisteva principalmente di pesce – rafforzando i risultati di studi precedenti condotti nel 2006. Le scoperte potrebbero aiutare gli scienziati a saperne di più sulla storia evolutiva di organismi estinti come Eric e a prevedere quale potrebbe essere il futuro della nostra vita marina. Secondo i ricercatori, lo studio dimostra la possibilità di utilizzare i raggi X per ricostruire la dieta di altri organismi estinti che abitavano la Terra centinaia di milioni di anni fa. La nostra ricerca ha impiegato raggi X molto potenti che ci hanno permesso di vedere il contenuto dello stomaco dell’animale con dettagli mai visti prima, trovando anche lische di pesce nell’intestino”.

“Il vantaggio dell’uso dei raggi X per studiare questi animali preistorici è che non danneggia il fossile, il che è incredibilmente importante quando si tratta di esemplari preziosi e delicati come Eric”. White ha passato al setaccio montagne di dati e immagini TC per distinguere tra quelle che riteneva essere prove di lische di pesce, gastroliti, noti anche come pietre dello stomaco, e altri materiali che il rettile aveva consumato. I dati sono stati utilizzati per creare un modello 3D del contenuto dell’intestino di Eric. “Eric era un predatore di medio livello, una sorta di equivalente del leone marino, che si cibava di piccoli pesci e che probabilmente veniva predato da predatori apicali più grandi”, ha dichiarato White. “Siamo anche fortunati perché Eric è uno degli scheletri di vertebra opalizzata più completi d’Australia. Il fossile è completo per circa il 93%, un dato praticamente sconosciuto in tutti i documenti fossili.