L’anoressia nervosa è un disturbo alimentare che colpisce molte persone, soprattutto donne, con una prevalenza stimata del 1% nella popolazione. Fino ad oggi, la maggior parte delle ricerche si è concentrata sulle cause psicologiche alla base del disturbo, ma uno studio condotto presso l’Università di Copenaghen ha evidenziato un possibile ruolo dell’alterazione del microbiota intestinale.
Il microbiota intestinale è composto da microrganismi che colonizzano il nostro intestino e svolgono funzioni essenziali per la nostra salute, come la regolazione del sistema immunitario e dei processi digestivi. Questo studio ha dimostrato che le donne con anoressia nervosa hanno un microbiota intestinale alterato, caratterizzato da una maggiore presenza di batteri e microbi che influenzano l’umore e una concentrazione più elevata di molecole che regolano l’appetito e inducono la sazietà. Il dato interessante è che quest’alterazione del microbiota intestinale sembra essere trasmessa geneticamente, in particolare da madre in figlia. Questo potrebbe spiegare il fatto che il 95% delle persone affette da anoressia nervosa sono donne.
Per confermare la loro ipotesi, i ricercatori hanno trapiantato il microbiota delle donne con anoressia nervosa in topi sani. Questi topi hanno mostrato un ridotto aumento di peso e un cambiamento nel loro comportamento alimentare, confermando l’importanza del microbiota intestinale nella regolazione dell’appetito e del peso corporeo. Questo studio è un’importante scoperta per la comprensione delle cause dell’anoressia nervosa e potrebbe aprire la strada a nuovi approcci terapeutici basati sulla modulazione del microbiota intestinale. Tuttavia, è importante sottolineare che l’anoressia nervosa è un disturbo complesso e multifattoriale, che richiede una valutazione approfondita e un approccio integrato per il trattamento.