Fumatori: un congresso indaga come migliorare la qualità di vita

Migliorare la qualità di vita del fumatore incallito si può: è quanto emerso dalla tavola rotonda “E’ possibile cambiare in modo positivo gli stili di vita del fumatore adulto? – Make It Happen”, ospitata all’interno del congresso scientifico “Nel Cuore di Santa” a Santa Margherita Ligure (Ge). Giunto alla XIV edizione, il congresso è dedicato al confronto tra cardiologi e medici di medicina generale su diverse tematiche mediche e scientifiche, attraverso tavole rotonde interattive.

Nel corso del dibattito è emersa l’importanza, oltre che della disassuefazione al fumo come percorso terapeutico più indicato, anche dei prodotti innovativi quali e-cig e riscaldatori di tabacco, che rappresentano valide alternative alle sigarette tradizionali nell’ottica della riduzione del rischio per quei fumatori adulti che non riescono a smettere di fumare.

Secondo il medico di medicina generale e coordinatore del congresso, Roberto Pescatori, le strategie alternative per la riduzione del fumo sono sicuramente efficaci, anche perché il medico di famiglia ha poco tempo e possibilità per capire se il paziente è veramente motivato a smettere di fumare. In Italia il 24,1% della popolazione è fumatore, e solo lo 0,1% di questi si affida ai centri antifumo. Sono i medici del territorio a doversi fare carico della prevenzione primaria e secondaria e cercare di utilizzare strategie alternative che non prevedano la combustione.

Secondo Luigi Collarini, docente di fisiopatologia cardiorespiratoria all’Università di Lugano, l’introduzione dei nuovi metodi di fumo, come i sistemi a tabacco riscaldato, può rappresentare una sorta di passaggio per chi non riesce ad uscire dalla dipendenza. L’ideale, ovviamente, sarebbe smettere di fumare, ma è esperienza diretta, ad esempio, l’avere rilevato che molti pazienti passati a questo tipo di consumo di tabacco riferiscono un miglioramento delle condizioni generali come il respiro, la tosse e il tono della voce.

Secondo la psicologa Martina Gangale, il processo di disassuefazione non si basa sul convincimento del paziente ma su un’analisi profonda della sua volontà e motivazione ad approcciare la disassuefazione. I nuovi protocolli e linee guida ci vengono in aiuto per cercare di aiutarlo nel suo percorso, ma oggi esistono anche strumenti alternativi a nostro favore: ad esempio i sostituti nicotinici, ma anche le alternative al tabacco combusto, come i sistemi a tabacco riscaldato, che essendo disponibili, a rapido accesso e semplici, possono rappresentare una valida alternativa per avvicinare i pazienti a un processo di cambiamento.

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