Samantha Geimer aveva 13 anni quando nel 1977 ebbe un rapporto sessuale con Roman Polanski, che portò il regista ad un accusa di stupro. Ma in una recente intervista la donna ha difeso il filmmaker. Le sue dichiarazioni sono state rilasciate a Le Point, magazine di cui fa parte la moglie di Polanski, Emmanuelle Seigner.
Ecco le sue parole:
Lasciatemi essere molto chiara, ciò che è accaduto con Polanski non è mai stato un problema per me. Non sapevo neanche fosse illegale, e non pensavo che qualcuno potesse finire in carcere per una cosa del genere. Ma sono stata bene, e sto tutt’ora bene. Il fatto che questa cosa sia diventata un grande problema mi pesa molto. E dover ripetere costantemente questa cosa è un peso terribile.
E poi ha continuato:
Il tentativo di estradizione, il fatto che Roman sia stato arrestato in quel modo, è stato così ingiusto e così contrario alla giustizia. Tutti oggi come oggi dovrebbero sapere che Roman ha scontato la sua pena, che per me è stata anche abbastanza lunga. Secondo me nessuno lo voleva in carcere, ma c’è stato, e va bene così. Ha pagato il suo debito nei confronti della società.
Polanski scontò 42 giorni di carcere in seguito alle accuse subite, ma nel 2022 il caso venne riaperto, e da quel momento il regista si è allontanato dagli Stati Uniti per evitare l’incarcerazione.