Il virus della dengue provoca un’infezione tipicamente diffusa dalla zanzara Aedes. I casi nel Regno Unito sono più spesso rappresentati da viaggiatori che hanno visitato l’Asia, il Sud America e l’Africa. Mentre si stima che il 75% dei casi sia asintomatico e possa passare inosservato, una piccola percentuale (1-5%) di pazienti sviluppa una dengue grave potenzialmente fatale o una febbre emorragica da dengue. Storicamente, il virus che causa la febbre dengue è trasmesso da specie di zanzare (Aedes aegypti e Aedes albopictus) presenti solo ai tropici. Tuttavia, con il cambiamento climatico, la zanzara tigre asiatica (A. albopictus) è stata identificata in tutta l’Europa meridionale.
E’ importante sottolineare che la trasmissione avviene solo attraverso la puntura di una zanzara; non si diffonde da persona a persona.
I medici del Regno Unito e della Francia forniscono i dettagli di una donna britannica che è stata infettata dalla dengue mentre era in visita alla famiglia vicino a Nizza nel settembre 2022, in un case report presentato al Congresso Europeo di Microbiologia Clinica e Malattie Infettive (ECCMID) di quest’anno a Copenaghen, Danimarca (15-18 aprile). La donna, 44 anni, si è presentata in un Pronto Soccorso del Regno Unito in seguito a un’anamnesi di 3 giorni di febbre, cefalea, dolori muscolari e un’eruzione cutanea eritematosa diffusa e scottante. La donna era tornata dal Sud della Francia il giorno prima dell’inizio dei sintomi e non aveva viaggiato in altri Paesi. Era stata ospite di una famiglia che si era sentita male con gli stessi sintomi. Un campione è stato urgentemente inviato al Rare Imported Pathogens Laboratory (RIPL) del Regno Unito e ha confermato l’infezione acuta da virus dengue. La paziente non ha avuto bisogno di alcun trattamento medico ed è stata monitorata come paziente ambulatoriale. “Questa persona faceva parte di un’epidemia di oltre 30 casi trasmessi localmente nel sud della Francia nel 2022, che evidenzia la rapida evoluzione dell’epidemiologia della dengue”, afferma l’autore, il dottor Owain Donnelly dell’Hospital for Tropical Diseases di Londra, Regno Unito. “I meccanismi di sorveglianza e segnalazione sono importanti per garantire una comprensione accurata della diffusione della dengue”. E aggiunge: “Con i cambiamenti climatici, in particolare le temperature più calde e le maggiori precipitazioni, e l’aumento del commercio globale e del turismo, potremmo vedere più parti d’Europa con la giusta combinazione di fattori per i focolai di dengue“. Tra giugno e settembre 2022, l’Agence Regionale de Santé (ARS) in Francia ha segnalato tre distinti focolai di trasmissione indigena del virus della dengue – in altre parole, infezioni contratte sul territorio nazionale senza che i pazienti abbiano viaggiato all’estero.
Le autorità britanniche hanno individuato la zanzara tigre asiatica nei porti del Regno Unito più volte nel corso degli ultimi anni, ma finora non si sono stabilite popolazioni UK. “Per garantire una diagnosi accurata, i medici dovrebbero prendere in considerazione la possibilità di effettuare il test per la dengue se i pazienti vivono o hanno visitato Paesi in cui è presente l’Aedes albopictus e presentano la tipica costellazione di sintomi, anche se la dengue non è diffusa“, afferma il dottor Donnelly. “Fare una diagnosi corretta non solo ha un impatto sui pazienti, ma ci permette anche di migliorare la nostra comprensione della distribuzione della dengue e di adottare misure appropriate per controllare i focolai”.